Lo scudo di Talos: differenze tra le versioni
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''Lo Scudo di Talos'' narra delle vicende di Talos il lupo, giovane spartano nato nella nobile famiglia [[Spartiati|spartiata]] dei Kleominidi, tra le più importanti di Sparta, ma abbandonato in fasce dal padre Aristarchos sul monte [[Taigeto]], a causa di una malformazione al piede, in ossequio alle severe leggi della città. Allevato da un anziano pastore [[Ilota]], il vecchio Kritolaos, il giovane cresce forte e coraggioso, ma ignaro delle proprie origini; Kritolaos lo sottopone ad un duro allenamento, lo aiuta ad usare il bastone come un'arma (oltre che come un appoggio) e gli consegna l'arco dell'antico [[Aristodemo (re dei Messeni)|re Aristodemo]], eroe della [[prima guerra messenica]], che gli insegna ad usare.
Il caso vuole che Talos salvi una sua cara amica, Antinea, da
Allo scoppio delle [[guerre persiane]] il ragazzo, come tutti gli Iloti, viene condotto a [[Sparta]] per essere scelto come aiutante dei soldati in guerra; a sceglierlo Brithos, che non conosce la vera identità del giovane ilota; Talos parte per la guerra insieme a lui e combatte alle [[battaglia delle Termopili|Termopili]], assistendo, inconsapevole, alla morte del suo vero padre durante la famosa battaglia. Talos, Brithos e Aghias, amico di quest'ultimo, sono gli unici a scampare alla morte, venendo incaricati dal re [[Leonida I|Leonidas]] di tornare a Sparta per recapitare un messaggio agli [[Efori]].
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