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L'assetto [[urbanistica|urbanistico]] di allora era notevolmente diverso da quello odierno, tuttavia già nell'Ottocento il centro della borgata appariva essere il crocevia tra la via Casmene e la via Busacca (oggi via Pirandello).<br>
Nel [[1878]] vengono iniziati i lavori di costruzione della [[chiesa (architettura)|chiesa]] di S. Caterina da Siena (terminati nel [[1883]]), gran merito per ciò va senz'altro a Monsignor Giovanni Blandino che fu [[Vescovo]] di [[Noto (Italia)|Noto]] dal [[1832]] al [[1913]]. Questi conosceva la allora piccola borgata di marinai perché vi si recava d'estate ospite della famiglia Penna.<br>
Il primo comitato cittadino per la costruzione di una chiesa si costituisce il [[22 giugno]] [[1873]], presieduto dal preposto D. Pietro Paolo Spadaro. Ma vi sono due persone che in tempi diversi svolgeranno un ruolo determinante: si tratta del [[farmacia|farmacista]] Guglielmo Pinzero e del canonico Guglielmo Conti; il primo, che fu anche [[consiglio comunale|consigliere comunale]] in Scicli e che servì la chiesa come confrate, fu attivissimo durante la sua costruzione proprio per il suo fervore [[cattolicesimo|cattolico]]; il secondo ebbe se possibile un ruolo ancora più importante in quanto oltre a sovrintendere alla costruzione della chiesa, che fu invero abbastanza laboriosa, si occupò anche di tener informata la [[Curia diocesana|Curia]] netina dei progressi.<br>
La costruzione fu ultimata il [[12 luglio]] [[1885]] e fu il Conti che ne diede notizia a Mons. Blandino. La chiesa neoeretta venne dedicata alla [[Assunzione della Vergine Maria|Madonna Assunta]] e fu considerata dipendente dalla chiesa Madre di Scicli.<br>
In quello stesso periodo il centro cittadino contava circa 600 abitanti, ma la borgata aveva anche iniziato ad essere punto di riferimento per chi viveva nelle campagne circostanti infatti venne anche istituita una scuola per i bambini del luogo.<br>
Una ditta tedesca costruisce, nei primi del Novecento, all'entrata del paese il cosiddetto "garage" (noto per lo stile [[liberty]]) che serviva come rimessa per i carichi di pece, estratta nelle cave tra Scicli e [[Modica]], in attesa di essere imbarcati per la [[Germania]]. Tanto le cave quanto la rimessa furono poi [[confisca]]te dal [[governo]] [[italia]]no come preda di [[guerra]] successivamente alla conclusione della [[prima guerra mondiale]].<br>