Concattedrale di Bitonto: differenze tra le versioni
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[[File:Arcobitonto.JPG|thumb|250px|Il muro posteriore: si nota il finestrone al centro e, più in alto l'arco moresco. In basso, tangente al finestrone, si nota la centrale arcata cieca singola che unisce due coppie di arcate cieche.]]
Il fianco meridionale, che si affaccia sulla piazza, presenta un [[loggiato]] formato da sei [[Esafora|esafore]], con colonnine e capitelli scolpiti con protomi (teste) umane tutte differenti tra loro. Sotto ogni esafora si apre una profonda arcata, ognuna delle quali presenta un finestrella ogivale, tranne l'ultima, che presenta un portale detto ''Porta della scomunica'': da qui [[papa Gregorio IX]] scomunicò infatti [[Federico II
Il tetto delle navate laterali segue il profilo dell'ala, cosicché la navata centrale è delimitata nella parte alta da due pareti esterne. Queste ultime sono formate da quattro [[monofore]], anch'esse chiuse da transenne, e sono coronati da archetti pensili che continuano lungo il [[transetto]]. Le testate del transetto presenta sulla parte superiore quattro bifore. Le prime due in basso presentano doppi archivolti al contrario delle altre due in alto.
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L'[[ambone]], oggi sistemato sul lato destro della navata centrale, ma in origine posto tra le ultime due colonne a sinistra della stessa navata è uno dei pezzi più importanti della concattedrale. Realizzato quasi interamente in marmo, possiede un lettorino riccamente scolpito con preziosi intagli e trafori, a cui si appoggia la scultura di un'[[aquila]], sostenuta da una [[cariatide]] umana.
Sull'ambone sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti e sul parapetto della scala, gli [[Hohenstaufen|imperatori svevi]] [[Federico I Barbarossa]], [[Enrico VI
Un altro fattore importante è la tecnica di lavorazione molto avanzata e non riscontrabile in altri pezzi di altre chiese pugliesi. Questo avvalora l'ipotesi della presenza di una scuola d'arte molto importante nel centro bitontino.
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