Trail making test: differenze tra le versioni
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Il '''Trail-making test''' è un test neuropsicologico di attenzione visiva e cambiamento di compito. Il test consiste nel collegare 25 target consecutivi su un foglio di carta
Nella valutazione delle [[funzioni esecutive]] viene considerato come indicativa la differenza tra i tempi della parte B e quelli della parte A ('''TMT-BA''')
Il test è stato introdotto nel 1944 e inizialmente veniva utilizzato per la valutazione dell'[[intelligenza]]. Nel corso degli anni ha iniziato ad essere utilizzato in ambito clinico ed è diventato un comune strumento diagnostico per la valutazione di deficit cognitivi, in particolare in presenza di lesioni ai lobi frontali.
Una descrizione dettagliata del protocollo '''Trail-making test''' è stata pubblicata nel 2006 sulla rivista Nature
==Trail-making test nell'Eye Tracking==
Il '''Trail-making test''', soprattutto test B, è stato adattato ai nuovi metodi di indagine Neuroscientifica quali l'applicazione dell'[[Eye tracking]]: ai soggetti è stato chiesto di completare la sequenza alfanumerica 1-A-2-B-3-C-4-D-5-E semplicemente fissando i simboli sullo schermo e senza richiedere nessun feedback. I [[movimenti oculari]] ([[saccadi]] e [[fissazioni]]) venivano registrati ad una frequenza di 240Hz tramite un dispositivo di tracciamento oculo-motorio. La capacità di eseguire la sequenza correttamente viene misurata (manualmente o tramite algoritmi) osservando il percorso eseguito dai soggetti<ref>Veneri G., Rosini F., Federighi P., Federico A., Rufa A. (2012). Evaluating gaze control on a multi-target sequencing task: The distribution of fixations is evidence of exploration optimisation, Computers in Biology and Medicine, 42 (2), 235-244.</ref>
==Note==
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