Grammatica sanscrita: differenze tra le versioni
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1 ''Apādāna'' (letteralmente "prendere il via"): è l'equivalente del caso [[ablativo]], che indica un oggetto stazionario o fermo dal quale il movimento prende il via rispondendo alla domanda implicita "da chi?", "da cosa?", "da dove proviene l'azione espressa dal verbo?"
2 ''Sampradāna'' (donazione o cessione): è l'equivalente del caso [[dativo]], che indica il destinatario o il ricevente in un'azione di dono o conferimento di qualcosa in senso concreto o astratto dando risposta
3 ''Karaṇa'' ("strumento"): equivale al caso [[strumentale]] e indica il mezzo con cui si compie una determinata azione.
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5 ''Karman'' ("il fatto/"l'oggetto"): è il caso [[accusativo]] rispondente alla domanda implicita "chi è oggetto dell'azione?", "che cosa è oggetto nell'azione?".
6 ''Kartā'' (colui che agisce): è il [[nominativo]], il caso che risponde alla domanda implicita "chi compie l'azione?", "cosa compie l'azione?". (On the basis of Scharfe, 1977: 94)
I casi [[possessivo (caso)|possessivo]] (Sambandha) e [[vocativo]] sono assenti nella grammatica redatta da Pānini.
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