Marte (divinità): differenze tra le versioni

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'''Marte''' (in latino '''Mars''' e in greco '''Ares''', in Osco '''Mamerte''') è, secondo la [[mitologia romana]] del I secolo a.C., il [[dio]] della [[guerra]] e dei duelli. Secondo la [[mitologia romana]] più arcaica, era anche il dio del [[tuono]], della [[pioggia]], della [[natura]] e della [[fertilità]].
 
Figlio di [[Giunone]] e [[Giove (divinità)|Giove]] (o in altre versioni, di un fiore magico, forse il biancospino) era inizialmente il dio della fertilità, della natura e il protettore per eccellenza e dio guerriero e non della guerra, fu anche dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio 'guida' degli uomini, ma venne più tardi associato esclusivamente alla guerra e la battaglia, riprendendo il greco [[Ares]]. In quanto dio della [[primavera]], periodo nel quale si tenevano le principali celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull'agricoltura in generale, come anche alle guerre, che iniziavano appunto in primavera. Il dio, infatti, rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare: come dio protettore dalle calamità agricole abbiamo la preghiera rimastaci nel De agri cultura di [[Marco Porcio Catone|Catone]], che lo invoca per proteggere i campi da ogni tipo di sciagura e malattia. Questo non fa però di Marte un dio solamente agricolo, era infatti anche patrono dei fulmini e delle tempeste, bisogna inoltre ricordare che a lui era dedicata la legio sacrata, cioè la legione Sannita, detta anche linteata, poiché era bianca.<br />