Progetto educativo: differenze tra le versioni
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[[File:Bloom's Rose.png|frame|left|La rosa rappresentante il diagramma di Bloom.]]
Uno tra i primi ad effettuare ricerche per ideare [[Modello (scienza)|modelli]] di [[
L'attenzione rivolta ai processi di [[Programma|programmazione]] nel [[Educazione|settore educativo]] si accompagnava all'approccio, nato in [[Giappone]] e diffuso negli [[Stati Uniti]] verso gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] nel settore della [[produzione]], noto come ricerca della [[qualità totale]] (in inglese ''Total Quality Management'') e volto, in ultima analisi, alla realizzazione migliore della [[Missione aziendale|mission]] di un'[[Azienda|organizzazione]]. Allo stesso tempo tali processi risentirono delle teorie della [[Ricerca - azione|ricerca-azione]] o (''action research''), [[Teoria|teorizzata]] negli [[Anni 1940|anni quaranta]] dallo [[Psicologia|psicologo]] tedesco [[Kurt Lewin]] e dell'''[[action learning]]'', proposta dall'inglese [[Reg Revans]] (Revans, R. 1983) negli [[Anni 1950|anni cinquanta]].
Tra la metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] e la metà degli [[anni 1970|anni settanta]], la "programmazione" nelle [[istituzione|istituzioni]] educative era composta da elenchi di nozioni che il discente avrebbe dovuto acquisire unitamente ad attività disciplinari da svolgere. Verso la fine degli [[anni 1970|anni settanta]] tale strumento subì l'influenza delle correnti [[Comportamentismo|comportamentiste]]<ref>Watson J.B. (1913) Psychology as a behaviorist view, Psychological review, 20, 2, 158-177. [http://psycnet.apa.org/index.cfm?fa=buy.optionToBuy&id=1926-03227-001&CFID=23630319&CFTOKEN=46017949 abstract]</ref><ref>''La tecnologia dell'insegnamento'', trad. Lidia Magliano, introduzione di Cesare Scurati, Brescia: La Scuola, 1970</ref>.
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