Discussione:Trieste: differenze tra le versioni
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:Complimenti allora per la tua formazione. Comunque, non andiamo su Wikipedia a scrivere o approfondire in forza di sollecitazioni esterne. Se qualcuno "non ci crede" è affar suo, non è richiesto andare a ultraspecificare sol per questo. In ogni caso, ribadisco per l'ennesima volta, di quelle 586 battute si contesta la rilevanza, non la veridicità. Se si vuol scrivere la storia di Trieste di quel periodo io come filo rosso, per spiegare i contrasti nazionali, prenderei la relazione che citavo prima, che sicuramente conoscerai, procedendo su quel modello a una bipartizione tra cause naturali e artificiali. Tu, mi pare, reputi le seconde più rilevanti delle prime. E tra le seconde, a mio avviso, dai un'importanza eccessiva all'ordine del 1866. PS: L'aggiunta posticcia, quella con carattere gigante, sinceramente è quel che mi ha fatto venire il dubbio sull'originalità dle contributo. Mentre infatti per il resto vi è una fonte a ogni passo, lì invece di fonti non ve ne sono. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 13:58, 21 set 2013 (CEST)
1) Chiedo scusa, Spazzino, ma come si può dire che non vi siano fonti nell’ultimo pezzo che ho inserito? Tu dici: "''lì invece di fonti non ve ne sono''". Perdonami, ma non è affatto vero. Le '''fonti sono correttamente indicate anche per quel passo''' e riportano anche brevi commenti, come faccio frequentemente. Ecco qui ciò che avevo scritto in note al brano sullo sviluppo economico di Trieste, lo riporto fra parentesi quadre:
[[Anche su questo tema esiste un’abbondante produzione storiografica, qui citata solo in minima parte per fornire alcune indicazioni di bibliografia. A. Apollonio, ''Libertà, Autonomia, Nazionalità - Trieste, l'Istria e il Goriziano nell'Impero di Francesco Giuseppe 1848-70'', Trieste 2007; G. Botteri, ''Una storia europea di liberi commerci e traffici. Il porto franco di Trieste'', Trieste 1988; Sulla politica navale imperiale: L. Sondhaus, ''The Naval Policy of Austria-Hungary, 1867-1918: Navalism, Industrial Development and the Politics of Dualism'', West Lafayette, 1994; G. Stefani (a cura di), ''Il Lloyd Triestino: Contributo alla storia italiana della navigazione marittima'', Milano 1938; Diversi contributi utili su Trieste ed il suo territorio in ''Storia d’Italia. Le Regioni dall’Unità ad oggi. Il Friuli-Venezia Giulia'', a cura di R. Finzi-C. Magris-G. Miccoli, Torino 2002; Uno sguardo d’insieme sulla città in quest’epoca si ritrova nell’opera, monumentale ma datata, di A. Tamaro, ''Storia di Trieste'', Roma 1924; G. Tatò (a cura di), ''Trieste. Una città e il suo porto'', Trieste 2010]].
Lo si può leggere in fondo al pezzo in carattere più grande, nella bozza, la cui ultima versione è rimasta immutata dal momento del'ultimo inserimento.
2) In quanto al rilievo presunto dato all’ordine imperiale nel testo, esso semplicemente non esiste.
L’ordine imperiale riceve nel testo '''586''' battute in tutto e per tutto.
Per fare un confronto, il pezzo sullo sviluppo economico di Trieste riceve nel testo '''3509''' battute: quasi '''dieci volte tanto'''.
L'ordine imperiale riceve meno battute della pura ''descrizione'' del sistema educativo di Trieste, a prescindere da ogni questione nazionale ('''1112''' battute), meno persino dei tafferugli all'istituto Pasquale Revoltella ('''611''' battute: si converrà che l'ordine imperiale è stato storicamente più importante degli incidenti al Revoltella, però riceve meno spazio...) ecc. ecc.
L'ordine del 1866 non ha quindi nessun rilievo eccessivo all'interno della bozza. Anzi, ci si può chiedere se non accada l'opposto! --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 14:23, 21 set 2013 (CEST)
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