Domenico Cotugno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
Disambigua
Riga 50:
Nel [[1778]] pubblicò il ''De animorum ad optimum disciplinam praeparatione'' in cui delineava in un periodo di crisi una figura d'[[intellettuale]] che non si facesse sopraffare, attraverso la ragione, dalle lusinghe della fantasia e dei piaceri. Volle delineare i rapporti tra conoscenza e morale in un momento in cui lo [[Stato]] stava rivoluzionando le istituzioni culturali. La formazione dei giovani non era solo un accumulo di conoscenze ma un cambiamento di mentalità e di costume. Mentre [[Giambattista Vico]] proponeva di istruire i giovani con la [[matematica]] e con la [[fisica]], Cotugno sosteneva la meditazione, che non aveva alcuna valenza mistica ma derivava dall'osservazione anatomica sul [[cervello]]<ref>''Ivi'', p. 129.</ref>.
 
Nel [[1772]] esce, infine, il ''Dello spirito della medicina'' in cui Cotugno voleva indagare le ragioni che avevano portato la [[medicina]] a non produrre "buone ed utili conoscenze"<ref>''Ivi'', p. 116.</ref>. Cotugno riteneva che gli studenti dovessero liberarsi dalla soggezione nei confronti dei maestri e così esortava gli alunni dell'[[Complesso degli Incurabili|ospedale degli Incurabili]] affinché si affidassero all'osservazione della natura:
"Ecco qual debba essere il vostro studio, la vostra applicazione, la vostra industria; non istancarvi mai di vederla, di conoscerla, d'ascoltarla. Le sue voci son mute, ma efficaci. Chi si familiarizza seco lei, diviene sacerdote suo vero"<ref>''Ivi'', p. 117.</ref>. Secondo lui era necessario che gli studenti entrassero subito negli [[ospedali]] e nei [[laboratori]]: «La medicina non è una scienza, è solo una cognizione...l'ha prodotta e presentata la sola natura»<ref>''Ivi'', p. 118.</ref>. Cotugno sosteneva che i medici dovessero abbandonare la presunzione di conoscere le cause ultime dei fenomeni poiché ciò generava l'epoca più infelice della [[medicina]]<ref>''Ibidem''.</ref>.
 
Riga 80:
 
==Riconoscimenti==
La città di Napoli gli ha intitolato un [[ospedale]] in cui si curano le [[malattia infettiva|malattie infettive]], mentre l'[[Complesso degli Incurabili|Ospedale degli Incurabili]], cui Cotugno aveva disposto un lascito, conserva un suo busto. A [[L'Aquila]] gli è stato intitolato il [[liceo classico]], mentre a [[Ruvo di Puglia]] gli è stata intestata la [[Scuola secondaria di primo grado]].
 
==Note==