Prometeo (Lucio Accio): differenze tra le versioni

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== Trama ==
[[File:The-torture-of-prometheus-jean-louis-cesar-lair.jpg|thumb|left|270px|La tortura di Prometeo, dipinto di Jean-Louis-Cesar Lair]]
Basandosi sul modello di [[Eschilo]] è possibile rintracciare la trama.<br>Quando [[Giove (divinità)|Giove]] ([[Zeus]]) crea la [[Terra]], gli animali, le piante e tutti gli altri organismi della Natura, lascia incompiuto qualcosa che tocca al titano [[Prometeo]] portare a termine: l'uomo stesso. Infatti Giove vuole che il mondo sia popolato da creature che non osino essere più intelligenti di lui e che non osino mettersi contro il potere degli Dei dell'[[Olimpo (mitologia)|Olimpo]]. Nato l'uomo e tutta la sua cerchia che diventeranno tribù, Prometeo si accorge che le sue creature mancano di mezzi con cui proteggersi dalle intemperie e dagli attacchi nemici. Inoltre l'uomo non ha neanche il mezzo per riscaldarsi e per cuocere i cibi: il [[fuoco]]. Prometeo pensa che con il fuoco l'uomo possa dominare tutte le altre bestie, considerate inferiori rispetto all'intelligenza dell'uomo. Un giorno egli, corrotta la dea [[Minerva]], si reca sull'Olimpo e ruba una fiammella per donarla all'uomo, ma viene subito scoperto da Giove che ordina a Vulcano (cugino di Prometeo) e ad Ermes di incatenarlo sulla rupe del monte più alto della [[Scizia]]. Prometeo si infuria e si arrabbia con sé stesso, perché è condannato a vivere per l'eternità legato con un'[[aquila]] che gli mangia il fegato ogni giorno. Infatti l'organo ricresce di notte per poter essere straziato il giorno dopo.<br>Giove, immaginandosi che ben presto Prometeo si piegherà allo strazio e che chiederà perdono, un giorno scende dall'Olimpo e chiede al titano se è disposto a chiedere scusa e a prostrarsi come un servo qualsiasi. Prometeo, prevedendo che un giorno verrà sulla Terra un redentore dell'uomo, insulta Giove il quale, irato, lo scaraventa nell'Inferno, precisamente nella zona del [[Tartaro (mitologia)|Tartaro]]
 
== Frammenti ==