Legio IIII Scythica: differenze tra le versioni

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La '''Legio IVIIII ''Scythica''''' era una [[legione romana]] arruolata da [[Marco Antonio]] nel [[42 a.C.]] circa, per le sue campagne contro l'Impero dei [[Parti]], da cui deriva l'altro ''[[cognomen]]'' della legione, '''''Parthica'''''. La legione era ancora in servizio in [[Syria (provincia romana)|Siria]] agli inizi del [[V secolo]]. Il simbolo della legione era un [[capricorno]].
 
==Origine==
 
Non si sa dove fosse dislocata di preciso la IVIIII ''Scythica'' nei suoi primi anni, anche se è probabile la sua partecipazione alle campagne di Marco Antonio contro i [[Parti]]. Il cognomen suggerisce che la legione sia stata impiegata anche contro gli [[Sciti]]. Dopo la [[battaglia di Azio]] ed il suicidio di Antonio, [[Augusto (imperatore romano)|Ottaviano]] la traferì nella provincia [[Danubio|danubiana]] della [[Mesia]]. La legione ebbe così compiti civili, come la costruzione ed il mantenimento delle strade. Durante la sua giovinezza, il futuro [[imperatore romano|imperatore]] [[Vespasiano]] prestò servizio nella legione.
 
==Campaigne in Oriente==
 
In oriente, il re [[Vologeses I]] aveva invaso l'[[Armenia]] ([[58]]), un regno cliente di Roma. [[Nerone]] ordinò a [[Gneo Domizio Corbulo]], da poco [[legato]] della [[Cappadocia]], di occuparsi della questione. Corbulo richiamò la IVIIII ''Scythica'' dalla Mesia, ed insieme alla [[Legio III Gallica|III ''Gallica'']] e alla [[Legio VI Ferrata|VI ''Ferrata'']] sconfisse i [[Parti]] e riportò [[Tigranes]] sul trono d'Armenia. Nel [[62]], la IVIIII ''Scythica'' e la [[Legio XII Fulminata|XII ''Fulminata'']], comandate dal nuovo legato della Cappadocia, [[Lucio Cesennio Peto]], furono sconfitte dai Parti nella [[battaglia di Rhandeia]] e costrette ad arrendersi. Le legioni, disonorate, furono allontanate dal teatro di guerra e mandate a [[Zeugma]]. Questa città sarebbe rimasta il campo base della IVIIII ''Scythica'' per il secolo successivo.
 
Durante l'[[anno dei quattro imperatori]] ([[69]]), la legione, insieme alle altre legioni orientali, sostenne [[Vespasiano]] sin dall'inizio. Nonostante la fedeltà dimostrata, la IVIIII ''Scythica'' non fu mai impiegata nei combattimenti perché non era considerata una legione di alta qualità. Questa fu una conseguenza di un'altra sconfitta subita anni prima durante la rivolta degli ebrei. Nel [[II secolo]] la legione contribuì a soffocare un'altra rivolta degli ebrei, stavolta con maggior successo.
 
==Dal II secolo==
 
La IVIIII ''Scythica'' partecipò a tutte le campagne del [[II secolo]] contro l'impero dei Parti. Tra il [[181]] ed il [[183]], il comandante delle legioni orientali fu [[Settimio Severo]], che divenne imperatore confidando nel potere delle sue legioni.
 
La legione scompare dalle fonti dopo il [[219]], quando il comandante, Gellio Massimo, si ribellò a [[Eliogabalo]] e si proclamò imperatore. Venne tuttavia sconfitto. Agli albori del [[V secolo]], la IVIIII ''Scythica'' si trovava ancora in [[Syria (provincia romana)|Siria]].
 
==Voci correlate==
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*[http://www.livius.org/le-lh/legio/iiii_scythica.html livius.org account of Legio IV Scythica]
 
[[Categoria:Legioni romane|04 Scythica]]
 
[[ca:Legió IV Scythica]]