Camicie rosse: differenze tra le versioni

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Le camicie rosse divennero tra i protagonisti della nascita del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Nel Museo Garibaldino di [[Mentana (Italia)|Mentana]] sono esposti alcuni esemplari di giubbe garibaldine. Hanno forma di blusa, il ''camiciotto da lavoro usato da operai e artigiani''<ref>{{Sabatini Coletti|blusa}}</ref> di panno resistente, in punti di rosso e guise differenti l'una dall'altra. Guarnite con cordoncini e cordonetti presumibilmente da tappezzeria, sono state evidentemente confezionate a mano. Il colletto è quello tipico delle moderne camicie popolari, che all'epoca era utilizzato soltanto per gli abiti da lavoro o per l'abbigliamento sportivo, o rialzato, quello che oggi si definirebbe 'alla coreana'. Alcune hanno tasche simili a quelle attualmente utilizzate nell'abbigliamento casual, altre sono 'sblusate' in vita e tenute con una cinta di cuoio scuro, altre ancora sono più aderenti.
 
La camicia rossa è ricordata anche in un canto, diventato molto popolare, intitolatato appunto ''Camicia rossa'', scritto da R. Traversa e L. Pantaleoni.