Il '''Teatro Drammatico Nazionale''', talvolta ricordato unicamente come '''Teatro Nazionale''', era un teatro di [[Roma]], oggi scomparso. Oggi a Roma esiste un altro ''Teatro Nazionale'', e rappresenta la seconda sede delle rappresentazioni (sovente ballettistiche) del [[Teatro Costanzi]].
La città di [[Roma]], dalle origini a oggi, è sempre stata scenario di numerosi interventi urbanistici ed architettonici. Negli anni centinaia di edifici teatrali, alcuni ancora operanti altri no, alcuni distrutti ed altri che hanno subito un cambio di destinazione d'uso sono stati costruiti e frequentati, regalando alla capitale una vasta scelta per quanto riguarda l'offerta teatrale.
==Roma anticaStoria==
Il '''Teatro Drammatico Nazionale''' nacque per volontà del commendatore Eugenio Tebaldi che ne commissionò il progetto all'architetto Francesco Azzurri. Lo stabile sorgeva su via Nazionale, nella parte della via successiva a largo Magnanapoli, che nel primo dopoguerra prese il nome di via IV Novembre a ricordo della vittoria dell'Italia in [[Prima guerra mondiale|guerra]].
Il tratto di strada era in forte dislivello poiché scendeva dalle pendici del [[Quirinale]]. Così, ingegnose soluzioni furono adottate per risolvere questo problema. Esternamente, la facciata si presentava in rigoroso stile neoclassico, divisa orizzontalmente in due da una balconata. Al livello inferiore l'ingresso si costituiva di tre archi a tutto sesto divisi da due colonne: il porticato era chiuso esternamente da due mura sulle quali si aprivano due porte. Il secondo livello richiamava il primo con cinque archi a tutto sesto più piccoli che coprivano la stessa distanza degli archi del livello inferiore, intervallati da quattro colonne. Ai lati, sopra le due porte, due nicchie accoglievano due statue. Il frontone semiellittico, circondato da due sculture sdraiate, era riccamente decorato. Sul tetto trovava posto un giardino pensile ricco di piante e sculture.
In Roma antica la costruzione dei teatri poteva avvenire solo per motivi legati alla religione e al culto degli dei. Allo stesso modo anche i ludi teatrali, anfiteatrali (nella fattispecie le lotte tra i gladiatori, le nauromachie, gli spettacoli con fiere e belve) e circensi (detti anche ludi plebei: corse di cavalli, parate e processioni) coincidevano con le festività religiose. Per lungo tempo non si eressero teatri stabili per il timore che ciò portasse a comportamenti devianti rispetto alla morale cittadina. Grazie ai resoconti di alcuni storici come [[Livio]], [[Tacito]] e [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] si hanno notizie, seppur frammentarie, di alcuni stabili costruiti in legno in [[Campo Marzio]] o nei pressi del [[Tempio di Apollo Sosiano|tempio di Apollo]] (Teatro ''ad Apollonis'') o ancora nei pressi del [[Palatino]] (Teatro di Longino e Messala). Di alcuni anfiteatri lignei non si conosce invece bene l'ubicazione.
Gli interni dovevano risolvere il problema del dislivello: al vestibolo d'ingresso seguiva infatti una grande scala che garantiva l'accesso in sala, la quale era posta ad un livello superiore rispetto al piano stradale. Lo scalone era scenografico, composto da rampe divergenti e pianerottoli a balcone. La sala era a ferro di cavallo con tre ordini di palchi ed un loggione.
===Teatri===
*[[Teatro di Pompeo]], costruito tra il [[61 a.C.|61]] ed il [[55 a.C.]] ed oggi scomparso. Si trovava nella zona attualmente occupata dal Monte della Farina, tra [[Campo de' Fiori]] e la chiesa di [[Sant'Andrea della Valle]];
*[[Teatro di Marcello]], costruito a più riprese tra il [[46 a.C.|46]] ed il [[13 a.C.]] per volere di [[Giulio Cesare]] prima e di [[Augusto]] poi, smette di funzionare come teatro nel [[IV secolo]] d.C.;
*[[Teatro di Balbo]], voluto da [[Lucio Cornelio Balbo]], costruito nel 13 a.C. e di cui oggi rimangono pochi resti nel perimetro stradario formato da via delle Botteghe Oscure, via Caetani e via Delfini tra il [[Pigna (rione di Roma)|rione Pigna]] ed il [[Sant'Angelo (rione di Roma)|rione Sant'Angelo]].
===Anfiteatri===
*[[Anfiteatro Flavio]], più famoso col nome di Colosseo;
*[[Anfiteatro Castrense]], costruito nel [[III secolo a.C.]], i cui resti sono in parte incorporati nelle [[mura aureliane]].
===Circhi===
*[[Circo di Massenzio]], probabilmente mai utilizzato ma giuntoci in ottime condizioni, situato ni pressi del [[parco della Caffarella]];
*[[Circo di Nerone]], la cui costruzione iniziò però sotto l'imperatore [[Caligola]], era situato nell'area dove oggi sorge la [[basilica di San Pietro]];
*[[Circo Massimo]], databile all'incirca al [[II secolo a.C.]] in un'area dove già da tempo si svolgevano corse con i carri; solo nella seconda metà del [[XX secolo|novecento]] questa venne sgomberata dalle strutture che l'avevano ricoperta, permettendoci oggi la visione del perimetro del circo con i suoi resti.
*Circo Agonale, che sorgeva nell'area attualmente occupata da [[piazza Navona]], che ne ha conservato forma e destinazione d'uso fino a metà [[diciannovesimo secolo|'800]].
===Nei pressi di Roma===
[[Image:Ostia Theatre.jpg|thumbnail|Il teatro romano di Ostia Antica]]
*[[Teatro di Ostia Antica]], costruito da [[Agrippa]] nel [[27]] d.C., tuttora funzionante nelle sole stagioni estive, è l'unico teatro antico a possedere un cartellone completo;
*[[Anfiteatro Severiano]] di [[Albano Laziale|Albano]], risalente al [[III secolo]] d.C., di cui si possono vedere i resti ma non che non è più sede di spettacoli teatrali;
*[[Teatro di Tuscolo|Teatro romano di Tuscolo]] o teatro di Cicerone, nei pressi dell'antica città di Tuscolo, in passato utilizzato per spettacoli di fiere, gladiatori e ginnasti, oggi saltuariamente utilizzato per spettacoli di prosa;
*[[Teatro del santuario di Ercole Vincitore]] nei pressi di [[Tivoli]], utilizzato a partire dal [[2001]] come sede di sporadiche rappresentazioni teatrali;
*[[Teatro antico di Nemi]], situato nei pressi del lago omonimo nella selva Aricina, di cui rimangono alcune vestigia; probabilmente in passato vi si svolgevano duelli e lotte.
==Durante il Medioevo==
Il [[teatro medievale]] non lascia tracce, a livello architettonico, nella capitale. L'evoluzione della [[storia del teatro]] e dello spettacolo in genere nel [[medioevo]] non ha permesso, infatti, la costruzione di stabili successivamente giunti a noi.
==In epoca moderna==
E' consuetudine concordare che la nascita del teatro moderno avvenne, nell'Urbe, nel [[1513]], anno in cui fu eretto, sulla [[piazza del Campidoglio]], un teatro ligneo ad opera di [[Pietro Rosselli]]. Non esistono, tuttavia, resti di strutture su cui ricostruire una storia del teatro cinquecentesco a Roma. Sappiamo però che, nonostante la stragrande maggioranza dei teatri fosse privata, ci fu qualche tentativo di teatro pubblico.
===Nel Cinquecento===
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro sul Campidoglio]], costruito per celebrare il conferimento della cittadinanza romana a [[Giuliano de' Medici]]. Aveva forma rettangolare con sette ordini di gradinate su tre lati, per una capienza di 3000 persone. Era riccamente decorato e curato nei dettagli;
*Teatro Anguillara, costruito forse nel [[1561]] dal poeta [[Giovanni Andrea Anguillara]] in una sala del suo palazzo signorile in piazza Santi Apostoli nel [[Trevi (rione di Roma)|rione Trevi]];
*Teatro in via Giulia, nel [[Regola (rione di Roma)|rione Regola]], attivo dal [[1560]] circa al [[1575]] e destinato alle rappresentazione delle commedie. Probabilmente fu un teatro pubblico.
===Nel Seicento===
Il [[diciassettesimo secolo]] vide la nascita del [[teatro all'italiana]], ideato per le esigenze di un mutato gusto nel campo dello spettacolo. La diffusione del gusto barocco e la nascita del [[melodramma]] modificarono profondamente l'[[teatro (architettura)|architettura teatrale]], destinata a sottolineare fortemente la divisione delle classi nel secolo in cui l'apertura dei teatri avvenne anche definitivamente in favore del pubblico. I teatri di quest'epoca sono:
*[[Teatro Capranica]], aperto nel [[1679]] come teatro privato della famiglia Capranica nel palazzo in Santa Maria in Acquiro, nel [[Colonna (rione di Roma)|rione Colonna]], oggi divenuto sala cinematografica;
*[[Teatro Altemps]] o teatro di Palazzo Altemps, poi teatro Goldoni: dotato di una lunga sala rettangolare, fu inaugurato come teatro privato nei primissimi anni del 1600, ricavato da un seminterrato del palazzo omonimo nel [[Ponte (rione di Roma)|rione Ponte]] per volere del cardinale [[Girolamo Riario]].
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro Tordinona]] inauguato nel [[1671]], divenuto poi Teatro Apollo dal [[1795]]. Voluto da Giacomo d'Alibert che ottenne i locali in affitto da un'arciconfraternita per merito dell'intercessione di Cristina di Svezia presso il papa [[Clemente IX]], si trovava sulla sponda opposta al [[Castel Sant'Angelo]]. Primo teatro romano ad adottare la sala a ferro di cavallo, aveva uno dei lati corti che dava direttamente sulle acque del [[Tevere]]. Per molti anni il teatro ospitò drammi, commedie e vari generi teatrali, subendo nel tempo anche numerosi lavori di manutenzione e rinnovamento che modificarono sensibilmente l'assetto interno della sala. Venne distrutto nel [[1888]] per permettere la costruzione degli argini del fiume;
*Teatro Barberini, allestito nel [[1633]] dall'omonima famiglia in un edificio attiguo al loro palazzo alle Quattro Fontane, dietro il [[Quirinale]] e curato nella facciata da [[Pietro da Cortona]]. Oggi scomparso;
*Teatro Bernini: si trovava in [[via del Corso]] in un palazzo di proprietà di [[Gian Lorenzo Bernini]];
*Teatro di [[Cristina di Svezia]]. La monarca amante delle arti si fece costruire nel 1666 un teatro nel palazzo Riario alla Lungara, in [[Trastevere]], dedito alle commedie licenziose e alle cantate: morta nel [[1686]], i successivi proprietari del palazzo, i Corsini, distrussero il teatro con i lavori di ammodernamento;
*Teatro Pace, eretto in legno nel 1691 nel [[Parione (rione di Roma|rione Parione]]. Dedito alla commedia e agli intermezzi, venne chiuso per inagibilità nel [[1853]]. Al suo nome è dedicata una via vicina, via del teatro Pace;
*Numerosi altri teatri, principalmente privati e di dimensione modeste, operarono a Roma nel diciassettesimo secolo. Tra questi vi erano il teatro del Collegio Romano, il Colonna, il teatro del Collegio Clementino, l'Ameyden, il Rospigliosi ed il teatro Orsini.
===Nel Settecento===
E' in questo secolo che avviene la definitiva apertura al pubblico dei teatri, frequentatissimi perchè le rappresentazioni potevano essere fatte solo in limitati periodi dell'anno, complici le severe leggi della [[Chiesa Romana]]. I teatri privati cessano di essere la maggioranza sopravvivedo nei collegi e, complici anche i cambiamenti epocali dettati dalla [[Repubblica Romana (XVIII-XIX secolo)|Repubblica Romana]] al volgere del secolo, mutano anche i gusti dello spettacolo teatrale stesso: le donne calcano le assi dei palcoscenici, le tragedie iniziano il loro declino come genere lasciando spazio futuro all'intimità del dramma boghese, le classi sociali iniziano a mescolarsi all'interno dei teatri stessi, ormai divenuti salotti dove discutere, incontrarsi, mangiare, ballare.
*[[Teatro Valle]], eretto inizialmente in legno nel [[1727]] ad opera di [[Camillo Capranica]] su progetto dell'architetto [[Tommaso Morelli]], sorge nel [[Sant'Eustachio (rione di Roma)|rione Sant'Eustachio]] ed è tutt'ora funzionante con stagioni regolari di prosa anche se non produce spettacoli. Appartiene al circuito dell'[[Ente Teatrale Italiano]] (ETI). L'attuale aspetto del teatro si deve ai numerosi interventi e modifiche strutturali eseguite tra il [[diciannovesimo secolo|diciannovesimo]] ed il [[ventesimo secolo]];
*[[Teatro Argentina]], sito anch'esso nel rione Sant'Eustachio, venne costruito nel [[1732]] su progetto di Gerolamo Theodoli e commissionato da [[Giuseppe Sforza Cesarini]]. Venne più volte modificato nei secoli fino a raggiungere l'odierno aspetto. Costituisce, insieme al [[teatro India]] e al teatro romano di Ostia Antica, il [[Teatro di Roma]], organismo che produce e distribuisce spettacoli di prosa. Fa parte del circuito dell'[[Unione dei Teatri d'Europa]].
*[[Anfiteatro Correa]], innalzato nel [[1780]] sulle rovine del [[Mausoleo di Augusto]] in [[Campo Marzio (rione di Roma)|Campo Marzio]] per volere del marchese [[Portogallo|portoghese]] [[Vincenzo Mani Correa]]. Adibito inizialmente a cacce, giostre con animali e spettacoli vari di musica e danza, cambiò nome negli anni in teatro Umberto I e teatro Augusteo. Veniva chiamato dai romani ''Corea'' per l'abitudine dal dialetto romanesco di elidere la lettera "r" nel raddoppiamento consonantico. Oggi non esiste più e rimane il mausoleo;
====Edifici scomparsi====
*[[Teatro Alibert]], costruito tra il [[1716]] ed il [[1718]] per volere di Antonio d'Alibert, figlio del Giacomo d'Alibert che aveva già costruito il teatro Tordinona. Non possedeva una vera e propria facciata ma tre ingressi, uno dei quali su [[via Margutta]]. Il teatro non fu molto frequenatto, al punto che la gestone passò nel [[1726]] in mano all'Ordine di Malta che impose il nome [[teatro delle Dame]]. Vi si rappresentarono spettacoli circensi, melodrammi, tragedie e commedie. Nel 1863 fu distruto da un incendio e mai ricostruito;
*Teatro Pallacorda (poi Teatro Metastasio), ricavato nel [[1714]] da [[Nicola Minchetti]] in un cortile nei pressi di Piazza Firenze, in Campo Marzio. Nel [[1841]] prese il nome Metastasio e fu definitivamente demolito nel [[1926]];
*Tra i piccoli teatri scomparsi degni di menzione sono il teatro dell'Arco dei Saponari (o teatro di Monte Caprino o teatro di Piazza Montanara) nella via omonima che si dedicava allo spettacolo marionettistico; il teatro dell'Ambasciata di Spagna nel palazzo di Spagna, dove [[Vittorio Alfieri]] fece rappresentare la sua Antigone; il teatro di Pallacorda al Fico, nel vicolo del Fico e dedicato a burattini e marionette; il teatro Ornani a piazza Navona, chiamato poi teatro Nuovo o Agonale, esclusivamente dedicato agli spettacoli di marionette.
===Nell'Ottocento===
Gli inizi del secolo non furono caratterizzati da una intensa attività edilizia in capo teatrale. I grandi teatri settecenteschi erano tutti ancora operanti, esaurendo così l'offerta proponibile ai cittadini. Prima di Roma capitale i nuovi stabili furono pochi e provvisori: erano infatti destinati ad essere soppiantati dalle nuove opere edilizie private di cui lo stato necessitava una volta formatosi.
====Edifici scomparsi====
*Teatro del Pavone, attivo dal [[1823]] per volere degli Sforza Cesarini in un palazzo presso la Chiesa Nuova, alla fine di Corso Vittorio Emanuele II che al tempo non esisteva ancora. Aveva una sala ellittica finemente decorata ma il tempo lo deteriorò in fretta, costringendo l'Accademia Filodrammatica Romana (poi Società Filodrammatica Romana) che vi si era stabilita dal [[1881]] ad abbandonarlo. Proprio la costruzione del corso impose la distruzione del teatro nel [[1885]] circa;
*Teatro Fiano, ospitato negli scantinati di Palazzo Fiano in via del Corso, nel [[Colonna (rione di Roma)|rione Colonna]]. Fu essenzialmente teatro di marionette ma chiuse a metà '800;
*Teatro all'Ospizio di San Michele, teatro pubblico dove si rappresentavano opere a carattere essenzialmente religioso dai primi anni del 1800. Oggi l'Ospizio di San Michele è diventata la sede del [[Ministero dei Beni Culturali]];
*Teatro Sferisterio alle Quattro Fontane, inaugurato nel [[1846]] ed inizialmente utilizzato unicamente per giochi con la palla. Di grandi dimensioni, venne utilizzato negli anni successivi per la rappresentazione di spettacoli di arte varia, bande militari, giochi. Nel 1881 venne demolito;
*Tra i piccoli teatri vi erano il teatro La Fenice per burattini in via di Monte Giordano 20, di cui si ignora la data di chiusura; il teatro San Carlo al [[Regola (rione di Roma)|rione Regola]], attivo fino al 1850; il teatro Valletto, che doveva il nome ad un lato dello stabile che confinava con il teatro Valle: inaugurato nel [[1855]], chiuse i battenti nel [[1890]].
==Roma capitale==
Con la [[breccia di Porta Pia]] ed il trasferimento della capitale a Roma, la città fu oggetto di una immediata, frenetica ed intensiva attività edilizia funzionale a ridisegnarne il tessuto urbano conformandolo ai nuovi compiti politici ed amministrativi cui l'Urbe era stata designata. La velocità di urbanizzazione lasciò da parte le questioni inerenti il decoro urbano, rispondendo principalmente a logiche di mercato. Se i vecchi teatri cessarono attività di conseguenza agli avvenimenti storici, nuovi teatri - la cui ideazione e realizzazione fu quasi interamente da imputare agli sforzi dell'imprenditoria privata - sorsero numerosi distribuendosi sul suolo cittadino in maniera più eterogenea rispetto alla Roma papalina, il cui asse teatrale girava intorno agli stabili operanti nei pressi di Piazza Navona e dintorni.
*[[Teatro Quirino]], primo teatro di Roma capitale, fu costruito in legno nel [[1871]], in una sola giornata, dal Principe Maffeo Sciarra nel [[Trevi (rione di Roma)|rione Trevi]] e fu dedicato a pulcinellate ed operette. Nel [[1882]] l'architetto [[Giulio De Angelis]] lo ricostruì in muratura, conferendogli l'aspetto esterno che ancora oggi conserva. Fu soggetto ad altri interventi di ampliamento e manutenzione. Oggi è gestito dell'Ente Teatrale Italiano (ETI) ed ospita regolarmente compagnie di prosa;
*[[Teatro Adriano]] (detto anche ''Politeama Adriano'') in piazza Cavour, inaugurato nel [[1898]], ospitò una varietà sorprendente di spettacoli: melodrammi, operette, numeri circensi, pochade, spettacoli equestri, prosa e così via. Il teatro, di grandi dimensioni, a metà novecento venne trasformato in sala cinematografica, conservando l'aspetto esteriore quasi intatto;
*[[Teatro Costanzi|Teatro dell'Opera di Roma]], il cui vero nome è Teatro Costanzi, costruito nel [[1874]] per volontà del monsignor [[Francesco Saverio De Merode]], è oggi gestito dal Comune di Roma e vi si rappresentano principalmente opere liriche e balletti;
*[[Teatro dei Satiri]], ricavato nel [[1887]] all'interno di [[Palazzo Orsini]] per volontà dell'Istituto Tata Giovanni, che lo vendette poi al conte [[Gianni Grifeo]]. Oggi è ancora funzionante;
*[[Teatro Rossini]], opera di Virginio Vespignani, inaugurato nel 1874 nel rione Pigna. Iniziò l'attività come elgante teatro di prosa, ospitando anche le recite di attrici del calibrio di [[Adelaide Ristori]]. Oggi mantiene una vivacissima tradizione vernacolare, offrendo un cartellone di spettacoli classici tradotti in dialetto romanesco e riletti in chiave comica;
*Teatro delle Varietà, immediatamente ribattezzato [[Salone Margherita]], [[café-chantant]] di lusso la cui tradizione nell'offerta proposta è mantenuta intatta dal [[1898]] seppur abbia perso i tavoli ai quali venivano consumate bevande durante le rappresentazioni;
*[[Teatro Belli]], aperto all'incirca nel 1880 nell'ex refettorio del monastero di Sant'Apollonia. Ancora in funzione, ha subito nel [[2006]] un taglio delle sovvenzioni statali del 56%;
*[[Teatro Sala Umberto]], inaugurato nel [[1882]] in via della Mercede e dedito a spettacoli di varia natura, tra cui operette, varietà, rivista e commedie. E' gestito dall'Ente Teatrale Italiano.
===Edifici scomparsi===
*[[Teatro Drammatico Nazionale]], inaugurato nel [[1886]] in via IV novembre nel rione Trevi. La Compagnia Drammatica Nazionale vi rappresentava opere destinate alla valorizzazione del patrimonio artistico teatrale italiano. Nel [[1929]] venne demolito e al suo posto fu eretto il palazzo dell'Istituto Italiano Infortuni.
*[[Teatro Alhambra]], inaugurato nel [[1880]] sul lungotevere Mellini su progetto di [[Eugenio Venier]]. Vi si rappresentavano opere ed operette ma fu vastamente utilizzato anche per balli. Un incendio lo distrusse nel [[1902]];
*[[Teatro Manzoni]], opera di [[Fiorentino Dellumi]] del [[1876]], eretto per volontà del privato Luigi Belloni nei pressi della basilica di San Giovanni. Negli [[anni '60]] divenne la sede della tipografia del quotidiano [[Il Messaggero]];
==Nel Novecento==
Il novecento è stato un secolo particolare per l'architettura teatrale. Con l'avvento di [[cinema]] prima e di [[televisione]] poi, gli stabili teatrali esistenti cambiarono struttura e destinazione d'uso per adeguarsi alle nuove richieste del pubblico, riscoprendosi polivalenti in alcuni casi (i cosiddetti [[cinema-teatro]], locali adibiti ad entrambe le funzionalità) o addirittura estinguendosi nella peggiore delle circostanze. Nel corso dei primi decenni del secolo, tuttavia, qualche nuovo edificio vide la luce. Più tardi l'edilizia teatrale divenne propriamente di recupero, attenta quindi alla valorizzazione e riscoperta dei luoghi teatrali dimenticati della capitale. In altri casi, invece, nuovi spazi e luoghi non deputati funsero da scenario di rappresentazioni ed eventi. Negli ultimi anni del secolo e nei primi del nuovo millennio, inoltre, si è tentato un esperimento che dagli [[anni '70]] del novecento era già stato proposto: il decentramento teatrale, grazie alla costruzione - lontano dal centro storico a supporto di un utenza svantaggiata dal punto di vista logistico - di stabili nelle periferie dell'Urbe. Sempre degli stessi anni è poi il fenomeno dei ''teatri off'', ossia liberi dai circuiti teatrali ortodossi. Nati per volontà dei più svariati gruppi di artisti o di associazioni culturali, completano l'offerta teatrale capitolina proponendo complessivamente un grande numero di spettacoli e garantendo un'accesso a realtà teatrali diversificate. Le sedi che le ospitano sono anch'esse molteplici ed eterogenee.
*[[Teatro Eliseo]], nato nel [[1900]] come Arena Nazionale, iniziamente costruito interamente in legno [[boccascena]] a parte. Ha una storia complessa che vanta più rifacimenti e cambi di nome, prendendosi però il primato di primo teatro capitolino costruito interamente in cemento armato. Il ridotto del teatro diverrà poi teatro ad esso connesso ma con cartellone proprio e prenderà il nome di Piccolo Eliseo;
*[[Teatro Ambra Jovinelli|Teatro Jovinelli]] (poi Teatro Ambra Jovinelli) nel quartiere [[Esquilino (rione di Roma)|Esquilino]], costruito nel [[1909]] su progetto dell'ingegner Ulderico Bencivenga per volontà dell'impresario teatrale [[Giuseppe Jovinelli]]. Nato come teatro di varietà, ancora oggi mantiene un cartellone essenzialmente comico;
*[[Teatro Brancaccio]], voluto dai principi Brancaccio nel [[1913]] e tuttora funzionante in via Merulana. Al secondo piano ospita una sala con prorammazione indipendente, chiamata Brancaccino;
*[[Teatro alle Terme di Caracalla]], inaugurato nel [[1937]] con il nome di Teatro del Popolo nelle Terme di Caracalla, si avvale dell'affascinante scenografia delle terme stesse. L'organizzazione del teatro, funzionante solo nel periodo estivo, dipende dal Teatro Costanzi. Vi si rappresentano opere liriche e balletti, sia classici che moderni;
*[[Teatro Sistina]], costruito su progetto di [[Marcello Piacentini]] ed inaugurato alla fine del [[1949]], ospitò la grande rivista all'italiana di [[Garinei e Giovannini]]. Attualmente propone spettacoli leggeri;
*[[Anfiteatro Quercia del Tasso]], sul [[Gianicolo]], chiamato erroneamente così visto che non ha la forma di un anfiteatro ma di un teatro, dal 1965 propone spettacoli estivi in strutture smontabili;
*[[Puff]] nel quartiere [[Trastevere]], nato nel [[1968]] per volontà di [[Lando Fiorini]], propone spettacoli di canto e cabaret;
*[[Teatro India]], seconda sede del Teatro di roma, ricavato nel [[1999]] dagli stabilimenti della ex Mira Lanza sul lungotevere dei Papareschi;
*Innumerevoli altri teatri hanno visto la luce nel novecento romano. Tra questi il teatro Argot, il teatro dell'Orologio, il teatro della Cometa, il teatro delle Muse, il teatro Sette, il teatro Furio Camillo, il teatro Duse, il teatro Ghione, il teatro Vittoria, il teatro Olimpico, il teatro Colosseo, il teatro Agorà, il teatro Greco, il teatro Anfitrione, il teatro dei Cocci, il teatro Vascello, il teatro Testaccio, il teatro de' Servi, il teatro Tendastrisce.
===Edifici scomparsi===
Numerosi gli edifici teatrali e non del novecento ormai scomparsi. Tra i tanti:
*[[Teatro degli Indipendenti]], ricavato nel [[1921]] dai sotterranei di Palazzo Tittoni in via degli Avignonesi. Costruito per volontà di [[Anton Giulio Bragaglia]] che lo diresse come circolo privato allestendo spettacoli di autori mai rappresentati, contribuì a portare innovazioni nel campo della sperimentazione teatrale. Chiuse nel [[1930]];
*[[Teatro delle Arti]], ricavato in un palazzo nel [[Ludovisi (rione di Roma)|rione Ludovisi]]. Inaugurato nel [[1937]], ebbe inizialmente come direttore artistico Anton Giulio Bragaglia. Rispetto al teatro degli Indipendenti, però, questo stabile non assunse spazi teatrali fuori dagli schemi.
===I Café-chantant===
Il fenomeno dei Café-chantant contribuì notevolmente alle nuove funzioni dello spettacolo teatrale, in cui non c'era più bisogno di una divisione netta tra attori e pubblico, palco e platea, spettacolo e vita reale. I café-chantant si svilupparono a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo: si trattava sostanzialmente di locali di ristoro dove era presente musica o spettacoli dal vivo. Non brillarono mai per una ricerca architettonica nelle costruzioni perchè vincolati ad una ferrea logica di mercato che anteponeva spesso gli incassi delle consumazioni a quelli delle rappresentazioni. Eccezion fatta per il Salone Margherita ed il Teatro Sala Umberto, che tuttavia operano oggi come teatri, non esistono più i café-cantant propriamente detti, la cui fine fu in grande parte decretata dalla [[prima guerra mondiale]].
*Tra i locali più famosi di Roma si ricordano il ''Gambrinus'' e l<nowiki>'</nowiki>''Orfeo'' in piazza dei Cinquecento, la ''Cassa da Morto'' in via Nazionale, l'''Eden'' in via Arenula, il ''Caffè Farini'' all'Esquilino, l<nowiki>'</nowiki>''Olympia'' in via Lucina, la ''Torre di Belisario'' a Porta Salaria, il ''Caffé Venezia'' in via del Corso, il ''Trianon'' in via Frattina.
==Il nuovo millennio==
Negli ultimi anni si è concretizzato il tentativo di decentramento teatrale avviato negli anni precedenti.
*[[Granteatro]] a Tor di Quinto, inaugurato nel [gennaio]] [[2002]] e dedicato all'allestimento di spettacoli ed eventi con produzioni tecniche di notevoli dimensioni, conta di più di 3000 posti a sedere;
*[[Teatro Tor Bella Monaca]], nell'omonimo quartiere, inaugurato nel [[dicembre]] [[2005]] e finalizzato alla promozione dell'attività teatrale e delle conoscenze ad esso connesse.
*[[Auditorium Parco della Musica]]: sebbene non costituisca di per sé un edificio ad uso prettamente teatrale, è stato progettato per ospitare anche spettacoli, balletti ed happening.
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