Perseo: differenze tra le versioni

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Perseo, ingannando il mostro marino che doveva divorare Andromeda con dei giochi d'ombra sull'acqua, riuscì ad ucciderlo e riportò la giovane dai genitori. Tuttavia l'uccisione del mostro fu ben poca cosa, a paragone di quel che successe dopo: durante i festeggiamenti di nozze, [[Agenore]], un ex pretendente alla mano di Andromeda, giunse alla reggia accompagnato da uomini armati, pronto a tutto pur di averla. Fu Cassiopea, che non gradiva Perseo come genero, a dare il segnale della battaglia. L'eroe, per difendersi, estrasse ancora una volta la testa di Medusa ottenendo l'effetto voluto: Cassiopea divenne una statua inerte, così come Agenore e tutti quelli tra i suoi seguaci che non erano stati precedentemente uccisi da Perseo.
 
Secondo una diversa tradizione, presente già in alcuni mitografi greci e accolta anche da [[Ovidio]] nelle sue ''[[Le metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'', fu invece [[Fineo (Agenore)|Fineo]], zio e aspirante sposo di Andromeda, a fomentare disordini; scontento del matrimonio con Perseo, ordìq un complottocoö mplotto contro di lui, venendo per questo criticato anche da Cassiopea oltre che da Cefeo. La reggia divenne così un grande campo di battaglia, finché Perseo, mostrando la testa della Gorgone a Fineo e ai suoi amici ancora in vita, li trasformò in altrettante statue di pietra. Il vincitore, presa per mano Andromeda, grazie ai sandali alati fece rotta verso la Grecia atterrando a Serifo. Autori greci più antichi identificano anch'essi il nemico di Perseo in Fineo, che avrebbe però tentato il rapimento di Andromeda con l'aiuto di un solo suo amico, [[Abaride]]; [[Perseo]] convertì entrambi in statue (mentre in [[Ovidio]] Abaride, che è solo uno dei tanti seguaci di Fineo, è tra le prime vittime dell'eroe greco, quelle non pietrificate dalla testa di Medusa).
 
=== La vendetta di Perseo a Serifo ed il ritorno ad Argo ===