Muhammad ibn Nasr: differenze tra le versioni

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che c'azzecca la dinastia almohade, già finita da un pezzo? Rollback non per vandalismo ma per palese scarsa dimestichezza sull'argomento.
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==Biografia==
Nel [[1212]] un esercito congiunto di soldati [[Spagna|spagnoli]] e di altri paesi cristiani europei, inflisse una severa sconfitta a un esercito [[Almohadi|almohade]] a [[Battaglia di Las Navas de Tolosa|Las Navas de Tolosa]]: un evento che contrassegnò l'inizio della lenta fine della presenza islamica in Spagnaal-Andalus e di quella più ravvicinata del Sultanato almohade in particolare.
 
[[Ferdinando III di Castiglia]] ('Il Santo') prese [[Cordova]] nel [[1236]]. Il signore di Granada, Muhammad ibn Nasr, detto al-Ahmar, capì la situazione che si stava profilando e si avvicinò politicamente a Ferdinando per proporgli che, in cambio del suo aiuto per la conquista della città musulmana di [[Siviglia]], egli fosse riconosciuto sovrano di Granada, cui la Castiglia avrebbe garantito l'indipendenza in qualità di sua vassalla. Ferdinando consentì e catturò Siviglia. Tornando a Granada, un imbarazzato Muhammad ibn Nasr annunciò che "non v'è vincitore se non Dio" (''lā ghālib illā Allāh''), frase che compare come motto dei [[Nasridi]] in tutta l'[[Alhambra (palazzo)|Alhambra]].
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Granada rimase fino al termine dei suoi giorni vassalla della Castiglia, frequentemente costretta a versare cospicue somme in [[monete auree]] (''[[dinar|dīnār]]'') ai sovrani cristiani per garantirsi la propria sopravvivenza.
 
==Bibliografia==
*Rachel Arié, ''L'Espagne musulmane au temps des Nasrides (1232-1492)'', Paris, É. de Boccard, 1973.