Annibale Carracci: differenze tra le versioni

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Impresa disegnativa di Annibale particolarmente conosciuta è quella de ''Le Arti di Bologna'' – realizzata a Roma nelle pause dei lavori per Palazzo Farnese – per la quale Annibale creò una serie di disegni dedicati a descrivere il lavoro per strada degli artigiani e dei venditori ambulanti della sua città natale<ref>Daniele Benati, ''Annibale Carracci e il vero'', Milano, 2007, pp. 22-23.</ref>.
 
L’opera ci è nota quasi per intero tramite le incisioni che ne trasse l’incisore parigino Simon Guillain (1618 - 1658), edite in volume nel 1646<ref>[http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1551522&partId=1&searchText=arti+di+bologna&people=129967&page=1 Scheda di una delle incisioni di Guillain (il “''Padellaro''”) dai disegni di Annibale Carracci per le Arti di Bologna sul sito del British Museum, di Londra]</ref>. Nella serie, a una forte espressività delle figure dei diversi mestieri si associano accenti caricaturali e satirici. Grande fu il successo dell'opera, come dimostra il numero di edizioni succedutesi nel tempo.
 
La grande versatilità di Annibale nel disegno è dimostrata anche dalla molteplicità di tecniche utilizzate. Matita, penna, carboncino, gessetto, [[sanguigna]], [[Lumeggiatura|lumeggiature]] in [[biacca]], [[Acquerello|acquerellatura]] sono tutte tecniche di disegno da lui padroneggiate.