Inceneritore: differenze tra le versioni
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Si riportano qui le principali critiche:
* Il termine ''termovalorizzatore'' (presente solo nel vocabolario italiano) è criticato: primo perchè in realtà non "valorizza" nulla, anzi "svalorizza" i rifiuti che se differenziati sarebbero ben più "valorizzati". In secondo luogo perchè servirebbe a nascondere il fatto che l'impianto
* La costruzione di termovalorizzatori si porrebbe in concorrenza con altre strategie di contenimento del "problema rifiuti", quali la riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, la [[raccolta differenziata]] finalizzata al [[riciclaggio]] o il riuso.
* Le emissioni di sostanze tossiche (in particolare la [[diossina]],
* La materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette [[ecoballa|ecoballe]], il [[Combustibile Derivato dai Rifiuti|CDR]] ma anche il rifiuto tal quale) dovrebbe avere caratteristiche tali da scongiurare quanto più possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell'ambiente durante la fase di stoccaggio e di trasporto prima dell'utilizzo, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza, e nelle ecoballe finiscono materiali che sarebbe bene non bruciare.
*I termovalorizzatori producono [[ceneri]] da smaltire comunque in discarica (circa il 20% in peso e il 10% in volume rispetto ai rifiuti in entrata) e altre sostanze di scarto che costituiscono [[rifiuti speciali]] più difficili e costosi da smaltire.
*I termovalorizzatori/inceneritori producono [[nanopolvere|nanopolveri]] inorganiche che causano le cosiddette [[nanopatologie]] (tra queste anche diverse forme di cancro).
*Il costo di smaltimento mediante incenerimento è molto più elevato dello smaltimento in discarica (indicativamente 130€/ton conto 95€/ton).
Le [[associazione ambientalista|associazioni ambientaliste]] generalmente si oppongono alla costruzione di inceneritori e termovalorizzatori.
In [[Italia]] è anche criticata la politica di [[incentivo (economia)|incentivazione]] della termovalorizzazione che finirebbe per penalizzare la raccolta differenziata rendendola economicamente meno vantaggiosa. Tale "sussidio all'incenerimento" è pagato da tutti nelle bollette ENEL alla voce "contributi energie rinnovabili", fatto questo piuttosto singolare e contrario alle direttive UE.
Mediante questi incentivi il costo di smaltimento mediante incenerimento viene artificiosamente ridotto a circa 95€/ton.
==Conclusioni==
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