Inceneritore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Orson69 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 129:
Accanto a ciò, sono state sviluppate misure di contenimento preventivo delle emissioni, ottimizzando le caratteristiche costruttive dei forni e migliorando l'efficienza del processo di combustione. Questo risultato si è ottenuto attraverso l'utilizzo di temperature più alte, di maggiori tempi di permanenza dei rifiuti in regime di alte turbolenze e grazie all'immissione di aria per garantire l'[[ossidazione]] completa dei prodotti della combustione. Tuttavia, in alcuni casi l'aumento delle temperature, se da un lato riduce la produzione di certi inquinanti (per es. diossine), dall'altra aumenta la produzione di ossidi di azoto, per cui si deve trovare un compromesso, anche perché a temperature più alte corrispondono maggiori emissioni di nanopolveri sempre più sottili ed impossibili da intercettare anche per i più moderni filtri.
Per questi motivi gli impianti più moderni prevedono postcombustori catalitici, che funzionano a temperature inferiori ai 900°.
Attualmente il contributo degli inceneritori all'inquinamento complessivo è stimato su valori abbastanza contenuti.
 
====Il particolato====
Gli inceneritori e qualsiasi processo di [[combustione]], in generale, rilasciano nell'aria [[polveri sottili]]. La quantità emessa è crescente con la temperatura (specie per il particolato ultrafine). Salvo la quota di [[particolato]] prodotta dai [[vulcano|vulcani]], quasi tutta la polvere sottile del pianeta proviene da attività umane. Si tratta di polveri grossolane ([[PM10|PM<sub>10</sub>]]) e [[particolato]] fine (PM<sub>2,5</sub>).