Miles Davis and Milt Jackson Quintet/Sextet: differenze tra le versioni

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La formazione che accompagnò Davis nell'occasione era diversa da quella che nello stesso periodo lo affiancava al Café Bohemia, composta da [[Sonny Rollins]] (che presto avrebbe lasciato il posto a [[John Coltrane]]), [[Red Garland]], [[Philly Joe Jones]] e [[Paul Chambers]]. Davis e Jackson, al loro secondo incontro dopo la registrazione di ''Bags' Groove'' e altri brani nel dicembre dell'anno precedente, furono invece accompagnati in studio da una formazione ''all stars'' costituita dal [[contrabbasso|bassista]] [[Percy Heath]], compagno di Jackson nel [[Modern Jazz Quartet]], dal [[batteria (strumento musicale)|batterista]] [[Art Taylor]], dal [[pianoforte|pianista]] [[Ray Bryant]] e come secondo solista da [[Jackie McLean]] al [[sassofono contralto]]. La scelta dei musicisti fu dettata, a detta di Davis, dal fatto che per questo disco il trombettista desiderava un suono tipicamente [[be bop]]. La seduta fu turbolenta per lo stato di McLean che si presentò in studio alterato per l'assunzione di stupefacenti. Nonostante l'amicizia che legava Davis e il sassofonista, ci fu un litigio e McLean furioso abbandonò lo studio dopo aver registrato solo i due pezzi di cui era l'autore.<ref name=Auto253>{{cita|Davis, Troupe|p. 253}}</ref>
 
Il gruppo registrò quattro brani. Tra questi una composizione di Bryant, ''Changes'', e una del trombettista [[Thad Jones]] a quei tempi da poco entrato nell'orchestaorchestra di [[Count Basie]]. Gli altri pezzi erano composizioni di McLean, ''Minor March'' e ''Dr. Jackle'' (a volte indicata come ''Dr. Jekill'') che Davis registrò nuovamente nel [[1958]] per il suo album ''[[Milestones (Miles Davis)|Milestones]]''. Due blues che richiamavano [[Charlie Parker]] di cui McLean sentiva all'epoca ancora molto forte l'influenza.<ref name=Odissey>{{cita album|autore=|Martin Williams|anno=1967|titolo=Odissey!|formato=LP|etichetta=Prestige Records|catalogo=PRLP 7540}}</ref>
 
L'album è considerato dalla critica rappresentativo del periodo in cui Miles Davis oscillava ancora tra il classico [[be bop]] sul solco di Parker e le più decise sperimentazioni [[hard bop]] degli anni successivi.<ref>{{cita libro|autore=Peter Wiessmüller|titolo=MIles Davis: sein Leben, seine Musik, seine Schallplatten|editore=Oreos|città=Schaftlach|anno=1988|lingua=tedesco|edizione=2|isbn=978-3-923657-04-9}}</ref>