Quinto Publilio Filone: differenze tra le versioni
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Gli fu affidato il comando dell'esercito nell'assedio della città di [[Paleopolis]], mentre il Lucio Cornelio entrava nel territorio dei [[Sanniti]], alleati ai greci di Palopolis<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 23.</ref>. In seguito all'elezione dei nuovi consoli, a Publilio fu accordato il potere proconsolare, per continuare la campagna militare contro Palopolis<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 23.</ref>. La città si arrese l'anno successivo, anche grazie ad uno stratagemma con il quale i greci allontanarono i Sanniti dalla città, e a Quinto Publilio fu decretato il trionfo<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', VIII, 25-26.</ref>.
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[320 a.C.]], con il collega [[Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)|Lucio Papirio Cursore]]<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IX, 7.</ref>, l'anno successivo all'ignominiosa disfatta delle [[Battaglia delle Forche Caudine|Forche Caudine]]. I due consoli, con l'esercito, tornarono alle Forche Caudine, per
Mentre Publio si fermò nel Sannio per fronteggiare lì l'esercito Sannita, Lucio si diresse verso Luceria, dove si era asserragliato [[Gaio Ponzio]], con i cavalieri romani, ostaggio dei Sanniti dopo la battaglia delle Forche Caudine<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', IX, 12.</ref>.
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