Ethica: differenze tra le versioni
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L<nowiki>'</nowiki>'''''Etica dimostrata con metodo geometrico''''' (o ''Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico''; nell'originale [[Lingua latina|latino]]: ''Ethica more geometrico demonstrata'' o ''Ethica ordine geometrico demonstrata''; nota anche semplicemente come ''Etica'' o ''Ethica'') è considerata l'opera principale del [[filosofo]] [[Baruch Spinoza]];<ref>{{cita|Gentile, Durante, Radetti|p. XXVII}}</ref> venne pubblicata postuma nel [[1677]], lo stesso anno della morte dell'autore.
Organizzata secondo un [[Metodo deduttivo|metodo assiomatico-deduttivo]] volto a garantire la certezza dei risultati (benché a prezzo di una lettura particolarmente ostica) essa si articola in cinque parti:
*nella prima, su [[Dio]], l'autore dimostra che esiste un'unica [[Sostanza (filosofia)|sostanza]] [[Infinito (filosofia)|infinita]] che ha infiniti [[attributo (filosofia)|attributi]], di cui l'uomo ne percepisce solo due: ''estensione'' e ''pensiero''. Questi due attributi, infatti, che sono «ciò che l'intelletto percepisce della sostanza come costituente l'essenza di essa»,<ref>Spinoza, ''Ethica'', I, def. 4</ref> «si esprimono nei "modi" ("affezioni" della sostanza), distinti in infiniti, in quanto coestesi all’infinità degli attributi, e finiti, ossia articolati nelle cose particolari».<ref>Cfr. ''Dizionario di filosofia'' (2009) Treccani alla voce corrispondente</ref> I [[modo (filosofia)|modi]], cioè gli oggetti individuali della nostra esperienza, sono dominati da un [[determinismo]] al quale Dio stesso, identificato con la [[natura]] nel suo complesso, non si sottrae; ▼
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*nella seconda, sulla [[mente]], descrive il parallelismo tra il [[Corpo (filosofia)|corpo]] e la mente dell'[[uomo]] che dà luogo alle nostre [[Conoscenza|conoscenze]] [[Sensibilità (filosofia)|sensibili]] e mostra come, oltre a queste, è possibile accedere anche a conoscenze adeguate, cioè chiare e distinte e certamente [[Verità|vere]];
*nella terza parte, sugli [[Emotività|affetti]], si mostra come l'intera gamma delle emozioni dell'uomo dipende da un fondamentale impulso all'autoconservazione, all'istinto vitale dal quale, in corrispondenza di un aumento della propria forza, deriva la gioia e in corrispondenza di una sua diminuzione la tristezza;
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