Fès: differenze tra le versioni

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Poterono costruire le loro sinagoghe e solo negli ultimi anni sono stati costretti ad emigrare in Israle, abbandonando case e moschee occupate dai musulmani che le hanno adibite a loro abitazioni o a depositi e mostre di tappeti.
La città ebbe un particolare periodo di prosperità durante il regno del sultano merinide [[Abu el Rabi]] all'inizio del XIV secolo e del suo successore [[Abou Said Othman]](che regnò dal 1310 al 1331
che fecero di Fes un centro industriale e commerciale. L'[[Università Al Karaouine]] crebbe in fama attirando i migliori docenti dell'Islam, Il tramonto della dinastia merinide segna l'inizio di lento regresso di Fes. Distrutta in psrte da un terremoto nel 1522, la città passò sotto i Sadiani e perse d'importanza a favore di Marrakech divenuta la capitale e di Meknès anch'essa successivamente capitale. Ridivenne capitale nella prima metà del XIX secolo e rifiorì nuovamente. Nel 1912 col protettorato francese Fes perse nuovamente d'importanza anche se si ebbe un certo sviluppo di nuovi quartieri di aspetto occidentale. Il governatore francese [[Louis H. G. Lyuatey]] la dichiarò infatti città monumentale ma trasferì le funzioni politiche e amministrative a Rabat, ancora oggi capitale del regno indipendente dal 1956. Fes ha quindi nel contesto marocchino un ruolo principalmente di città d'arte e dell'artigianato conservando quello di capitale religiosa.
 
=== Economia===
La città deve affrontare gravi problemi di povertà e degrado avendo registrato ampi movimenti immigratori dalle zone rurali che costituiscono oggi circa il 60% della popolazione sottoccupati che vivono in condizioni misere occupando le case lasciate libere dagli emigrati in promiscuità di più famiglie in pochi locali. Una buona parte della della borghesia e degli intellettuali l'abbandonano preferendo stabilirsi nelle più moderne e ricche di opportunità di Casablanca o Rabat.