Carlo Collodi: differenze tra le versioni

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Collodi nasce nel [[1826]] a Firenze in via Taddea (sulla casa oggi c'è una lapide). Il padre Domenico Lorenzini era [[cuoco]] e la madre, Angiolina Orzali, domestica, entrambi a servizio dei marchesi Ginori<ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=14 }}</ref>. Quest'ultima era originaria di [[Collodi (Pescia)|Collodi]] (frazione di [[Pescia]]) il cui nome ispirò lo pseudonimo che rese lo scrittore famoso in tutto il mondo. Poté studiare grazie all'aiuto della [[Ginori|famiglia Ginori]]. Il giovane Lorenzini fu infatti ospitato nel [[Palazzo Ginori (via de' Rondinelli)|palazzo Ginori]] di [[via de' Rondinelli]], sulla facciata del quale una targa ne ricorda la permanenza. Dal [[1837]] fino al [[1842]] entrò in [[seminario]] a [[Colle di Val d'Elsa]], per diventare [[prete]] e contemporaneamente ricevere un'istruzione. Fra il 1842 e il [[1844]], seguì lezioni di [[retorica]] e [[filosofia]] a Firenze, presso un'altra scuola religiosa degli [[Scolopi]].
 
Interrompe gli studi superiori nel [[1844]] e incomincia a lavorare come commesso nella libreria Piatti<ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=43 }}</ref> a Firenze. Entrò così nel mondo dei libri e in seguito diventò [[redattore]] e cominciò a scrivere. Nel [[1845]] ottenne una dispensa ecclesiastica che gli permise di leggere l<nowiki>'</nowiki>''[[Indice dei libri proibiti]]''. Nel [[1847]] iniziò a scrivere recensioni ed articoli per la ''[[La Rivista di Firenze (1847)|Rivista di Firenze'']].
 
Nel [[1848]], allo scoppio della [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima guerra d'indipendenza]] si arruolò volontario combattendo con altri studenti toscani a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]]. Tornato a Firenze fondò una rivista satirica, ''[[Il Lampione]]'' (censurata da lì a breve). Nel [[1849]] diventò segretario ministeriale.