Quercus petraea: differenze tra le versioni
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Il '''rovere''' (''Quercus petraea'' <small>(Mattuschka) Liebl. </small>) è una [[quercia]] caducifoglie di prima grandezza, appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Fagaceae|Fagacee]].Molto simile alla Farnia con cui si ibrida spesso dando origine a degli alberi di difficile determinazione. Presenta una chioma più aperta della Farnia, con rami patenti più dritti.
Si differenzia dalla [[roverella]] per le dimensioni del [[fusto]] e per il lato inferiore delle [[foglie]] (glabro) che sono semplici, decidue, di forma ellittica, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L'apice è ottuso e arrotondato. La ''pagina'' superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida.<br />
Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosa e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l'alto raggiungendo un'altezza di 30-40 metri in bosco. <br />
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== Distribuzione e habitat ==
Il nome specifico (''petraea'') indicherebbe proprio il fatto che la pianta ama i luoghi pietrosi ben drenati. In [[Italia]] vive fino a 1500–1800 m di altitudine.<ref name="Ticli"/>
La rovere è tollerante la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della [[farnia]], che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l'ottimo di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui non vi è possibilità di marciume radicale causato dall'acqua, ha inoltre una lieve preferenza per i substrati acidi. Teme le gelate tardive.
== Usi ==
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