===L'assenza del ''Testimonium'' in Fozio===
Un'obiezione al ''Testimonium Flavianum'' risiederebbe nel fatto che il Patriarca di Costantinopoli [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] ([[820]]-[[893]] d.C.), vissuto al tempo di [[Agapio di Ierapoli]], nella sua analisi sull'opera di [[Giuseppe Flavio]] ''[[Antichità Giudaiche]]'' non fa nessuna menzione di Gesù e dei suoi miracoli<ref>Cfr. J.P. Migne, Patrologie Cursus Completus, Serie Graeca, Tomus CIII. Pfozius Cotantinopolitaus Patriarca</ref>. Tuttavia il documento di [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] ha sollevato presso i critici vari dubbi di interpretazione: in Fozio<ref>Cfr. PHOTIUS, Biblioteca di Fozio, patriarca di ConstantinopoliCostantinopoli, Giovanni Silvestri, 1836</ref>, nel capitolo dedicato a [[Giuseppe Flavio]], è menzionato Cristo: “E nel tempo che Erode regnava nacque Cristo dalla Vergine per salvare l’uman genere”<ref>Cfr. PHOTIUS, Biblioteca di Fozio, patriarca di Constantinopoli, Giovanni Silvestri, 1836, p.318</ref>. Fozio, citando Flavio, accenna alla strage degli innocenti a Betlemme ordita da Erode senza affermare che Giuseppe Flavio non ha parlato di Gesù Cristo. Nel capitolo 33 dedicato a Giusto di Tiberiade<ref>Cfr. PHOTIUS, Biblioteca di Fozio, patriarca di Constantinopoli, Giovanni Silvestri, 1836, p.334</ref> però, rimprovera agli scrittori ebrei il loro silenzio “sulla venuta di Gesù Cristo e sui miracoli che egli fece”, avvalorando implicitamente il testimonium flavianum come pervenuto in molti altri scritti dell’antichità. Secondo varie analisi<ref name="Cfr. Zaccaria 1840, p. 166">Cfr. Zaccaria, Raccolta di dissertazioni di storia ecclesiastica, tipogr. Ferretti, 1840, p. 166</ref> Fozio verosimilmente conosceva il ''Testimonium Flavianum'' almeno in quanto citato da altri (Eusebio, S. Isidoro, Sozomeno), e se avesse avuto sospetti a riguardo della sua autenticità, o una copia di [[Antichità giudaiche]] in cui esso era assente, avrebbe colto l’occasione per renderli manifesti nel capitolo dedicato a Giusto di Tiberiade o in quello su Giuseppe Flavio. Fozio non dice che nessuno scrittore ebreo ha menzionato Gesù, ma dice che l’abitudine a non parlarne è una prassi frequente nella nazione ebraica<ref name="Cfr. Zaccaria 1840, p. 166"/>. In tal senso alcuni autori affermano che l'assenza del ''Testimonium'' in Fozio, nella sua analisi di [[Giuseppe Flavio]], ha un peso maggiore della presenza del ''Testimonium'' negli altri codici pervenutici<ref>Cfr. Heinz Schreckenberg e Kurt Schubert, Jewish Historiography and Iconography in Early and Medieval Christianity, Uitgeverij Van Gorcum, 1992, p. 39</ref><ref>Vedi anche William Hodge Mill, Observations on the attempted application of pantheistic principles to the theory and historic criticism of the Gospel, Volume 1, J. and J. J. Deighton, 1840, p. 345</ref>.
=== Le critiche al ''Testimonium Flavianum''===
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