Normalized Difference Vegetation Index: differenze tra le versioni

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[[File:Global Vegetation.jpg|thumb|350pxupright=1.6|Valori negativi di NDVI (valori che si avvicinano a -1) corrispondono all'acqua. Valori prossimi allo zero (da -0,1 a 0,1) corrispondono generalmente a zone aride con roccia, sabbia o neve. Infine, valori positivi e bassi rappresentano arbusti e pascoli (circa tra 0,2 e 0,4), mentre i valori alti indicano foreste pluviali temperate e tropicali (valori che si avvicinano 1).<ref>{{en}} http://earthobservatory.nasa.gov/Features/MeasuringVegetation/</ref>]]
Il '''''Normalized Difference Vegetation Index''''' (NDVI) è un semplice indicatore grafico che può essere utilizzato per analizzare le misurazioni ottenute dal [[telerilevamento]], tipicamente ma non necessariamente da un [[satellite per telerilevamento|apposito satellite]], e valutare se la zona osservata contiene della vegetazione viva.
 
== Cenni storici ==
[[File:NDVI_062003.png|thumb|300px|rightupright=1.4|NDVI in giugno sulle isole Britanniche (NOAA AVHRR)]]
[[File:NDVI_102003.png|thumb|300px|rightupright=1.4|NDVI in ottobre sulle isole Britanniche (NOAA AVHRR)]]
L'esplorazione dello spazio è iniziata seriamente con il lancio dello [[Sputnik 1]] da parte dell'[[Unione Sovietica]] il 4 ottobre [[1957]]. Questo è stato il primo [[satellite artificiale]] in orbita intorno alla [[Terra]]. Successivi lanci effettuati con successo, sia in Unione Sovietica (ad esempio, il [[programma Sputnik]] e le [[Cosmos (missioni spaziali)|missioni Cosmos]]), e negli Stati Uniti (ad esempio, il [[programma Explorer]]), hanno portato rapidamente alla progettazione e al funzionamento di appositi [[Satellite meteorologico|satelliti meteorologici]]. Si tratta di piattaforme orbitanti che imbarcano strumenti appositamente progettati per osservare l'[[atmosfera terrestre]] e la sua superficie al fine di migliorare le [[Previsione meteorologica|previsioni meteorologiche]]. A partire dal 1960, la serie di satelliti [[Television Infrared Observation Satellite|TIROS]] imbarcavano telecamere e radiometri. Questo è stato in seguito (dal 1964 in poi) seguito dai [[satelliti Nimbus]] e la famiglia di strumenti a bordo ''[[Advanced Very High Resolution Radiometer]]'' (AVHRR) sulle piattaformi della [[National Oceanic and Atmospheric Administration]] (NOAA). Quest'ultimo sensore misura la riflettanza del pianeta in banda rossa e nel vicino infrarosso, nonché nell'infrarosso termico. In parallelo, la NASA ha sviluppato la ''[[Earth Resources Technology Satellite]]'' (ERTS), che divenne il precursore del programma [[Landsat]]. Questi sensori primitivi erano dotato di una minima risoluzione spettrale, ma tendeva a includere bande nel rosso e nel vicino infrarosso, che sono utili per distinguere la vegetazione e le nuvole, in mezzo ad altri obiettivi.