Attaccamento: differenze tra le versioni
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L''''attaccamento''' può essere definito come un sistema [[Psicologia dinamica|dinamico]] di [[atteggiamento|atteggiamenti]] e [[comportamento|comportamenti]] che contribuiscono alla formazione di un [[Relazione interpersonale|legame specifico fra due persone]], un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto.
In [[psicologia]], il termine ''attaccamento'' è legato alle ricerche sullo sviluppo e sull'[[infanzia]], in relazione ai legami che si creano con le figure di accudimento. Il primo a proporlo come concetto cardine, per spiegare il comportamento dei bambini, fu [[John Bowlby]]<ref>Bowlby J., (1989) ''Una base sicura. Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento'', Cortina, Milano.</ref>, un ricercatore britannico di scuola [[Psicoanalisi|psicoanalitica]]. Secondo l'autore, il bambino, appena nato, è tendenzialmente portato a sviluppare un forte legame di attaccamento con la [[madre]] o con chi si prende cura di lui (figura anche definita con il termine inglese di ''[[caregiver]]'').
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