Rotari: differenze tra le versioni

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'''Rotàri''', già duca di [[Brescia]], fu il settimo re [[Longobardi|longobardo]] in [[Italia]]. Regnò dal [[636]] al [[652]]. Il [[22 novembre]] [[643]] fu promulgato per opera sua il famoso [[Editto di Rotari|Editto di Rotàri]].
 
 
Nel [[626]], alla morte di Arioaldo, i duchi della corrente cattolica liberarono la regina Gundeperga dal castello dove il marito l'aveva rinchiusa per farla governare per dieci mesi, prima di concederle il privilegio di scegliere il nuovo re e sposo. La scelta cadde su [[Rotari]] che era duca di [[Brescia]] e già sposato. Rotari per diventare re abbandonò la moglie e sposò Gundeberga. Gundeberga condivise con la madre Teodolinda la scelta di un nuovo re e secondo marito.
 
Rotari riprese, inoltre, con grande vigore la guerra contro i [[Bizantini]], invase la [[Liguria]], la [[Corsica]] e la [[Toscana]], prese [[Genova]] (643) e [[Oderzo]]. Venne sepolto a [[Pavia]].