SGLT1: differenze tra le versioni

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Le proteine delle membrane cellulari di [[mammifero]] con funzioni ​​di cotrasporto hanno eluso gli sforzi di purificazione con i metodi biochimici classici fino alla fine del 1980. Queste proteine si sono dimostrate molto difficili da isolare perché contengono sequenze [[idrofile]] e idrofobiche ed esistono nelle membrane solo in numero estremamente basso (rappresentano meno dello 0,2 % delle proteine ​​di membrana).<br>
La forma di SGLT1 del [[coniglio]] è stata la prima proteina co-trasportatrice appartenente ad un mammifero mai clonata e sequenziata, e questo successo sperimentale è stato annunciato alla comunità scientifica nel [[1987]]. Per aggirare le difficoltà legate ai metodi tradizionali di isolamento, il biochimico di origine svizzera Matthias Hediger con i suoi collaboratori presso la [[UCLA]] (University of California, Los Angeles), sono ricorsi ad una nuova tecnica di clonazione.<br>
Gli scienziati hanno frazionato una grande quantità di mRNA intestinale di coniglio con un dispositivo di [[elettroforesi]] su gel preparato e sviluppato da Hediger. Queste frazioni granulometriche sono state poi iniettate in sequenza in [[oociti]] di Xenopus per riuscire ad identificare le specie di RNA che inducevano l'espressione del cotrasportatore sodio-glucosio.<ref name="pmid2446136">{{Cita pubblicazione | cognome = Hediger | nome = MA. | coautori = MJ. Coady; TS. Ikeda; EM. Wright | titolo = Expression cloning and cDNA sequencing of the Na+/glucose co-transporter. | rivista = Nature | volume = 330 | numero = 6146 | pagine = 379-81 | mese = | anno = | doi = 10.1038/330379a0 | id = PMID 2446136 }}</ref>
 
== Note ==