Lo scudo: differenze tra le versioni

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{{C|Informazioni dubbie inserite da utente inaffidabile. È necessario un ricontrollo su tutta la voce.|teatro|novembre 2013}}
{{Dramma
|Titoloitaliano=Lo scudo
|Titoloalfabetico = Scudo, Lo
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|Dramma= Commedia
|PostDramma=
|Titolooriginale=AspisἈσπίς
|Linguaoriginale=greco antico
|Immagine=Hoplitodromos Staatliche Antikensammlungen 1471.jpg
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}}
 
'''''Lo scudo''''' (Ἀσπίς, ''Aspis'' in lingua originale) è il titolo di una [[commedia]] dell'autore greco [[Menandro]], scritta nel [[III secolo a.C.]] L'opera è giunta oggi mutila di gran parte della seconda metà.
 
== Prologo ==
Davo, maestro di Cleostrato, il protagonista della storia, introduce brevemente l'argomento della commedia. Finito il discorso al pubblico il pedagogo dialoga con Smicrine, zio del suo discepolo, esponendole i fatti della situazione.
 
== Trama ==
Secondo Davo, il guerriero Cleostrato è morto in battaglia. Infatti egli è uno dei pochi ad essere scampato ad un agguato dei barbari nell'accampamento greco, perché spedito lontano dal soldato per salvaguardare il bottino e le ricchezze accumulate durante i saccheggi dei greci.<br>Racconta Davo che dopo l'assedio, egli si era recato nel campo di battaglia e tra i cadaveri aveva scoperto Cleostrato. Il riconoscimento era stato possibile solo grazie al ritrovamento del suo scudo danneggiato gravemente, perché il corpo era tutto carbonizzato, bruciato dagli assalitori dopo la carneficina.
 
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Subito il saggio Davo interviene proponendo di beffare Smicrine: Cherisistrato deve risultare morto. Cosicché Smicrine sposi la figlia, molto più ricca. Dopo le nozze il padre sarebbe tornato in vita e l'avido marito rimarrebbe a mani vuote.<br>E così avviene che Davo, Cherisistrato e gli altri convocano un falso medico e lo conducono a casa di Smicrine per annunciargli la morte del fratello. Smicrine è sconvolto e accetta subito, avido com'è, di sposarne la figlia.<br>A nozze compiute Cherisistrato compare in casa dei due coniugi, e così Smicrine esce di scena e Cleostrato sposa la figlia e sua sorella prende come marito Cherea.
 
== Articoli ==
Massimo Rossi , ''Il Pap.Oxy. Inv. 16 2B.52 e l'Aspis di Menandro'', in "Prometheus" anno III (1977), pagine 43-48.
Sul sito del prof. Massimo Rossi, all'url http://www.bccmp.com/maros il titolare ha collocato, con files PDF liberamente scaricabili, la sua traduzione inedita di 4 commedie di Menandro, con note esplicative (Dyskolos, Epitrepontes, Perikeiromene, Samia)
 
{{Commedia greca}}