Lucio Orbilio Pupillo: differenze tra le versioni

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== Opere ==
[[File:Roman school.jpg|right|thumb|250pxupright=1.1| Un ''magister'' romano con tre allievi. [[Bassorilievo]] rinvenuto a Neumagen-Dhron, presso [[Treviri]].]]
Di Orbilio non ci è rimasto praticamente nulla. Svetonio però riferisce la pubblicazione di uno scritto, intitolato ''Perialogos'', a base di "lamentele per le offese che gli insegnanti ricevono a causa della negligenza o l'ambizione del genitori"<ref>Nel testo di Svetonio ''continentem querelas de iniuriis quas professores neglegentia aut ambitione parentum acciperent'' (''De grammaticis'', IX).</ref>. Dato però che il titolo di tale libro, così come è riportato dai manoscritti di Svetonio, è parola insensata sia in latino che in [[lingua greca|greco]], in presenza di una inequivocabile corruzione nella trasmissione del testo si sono formulate diverse ipotesi di emendazione per risalire alla sua corretta lettura: tra esse, oltre a {{polytonic|Περὶ ἄλγεος}} (''Perì álgheos'', in greco ''Il dolore'')<ref>G. Brugnoli, [[1960]].</ref>, si citano {{polytonic|Περιαλγής}} (''perialghès''<ref>Funaioli, [[1907]] sulla scorta di Jean Toup, ''Emendationes in Suidam et Hesychium: et alios lexicographos graecos'', vol. III, [[Oxford]] [[1790]], [http://books.google.com/books?id=vt8NAAAAYAAJ&pg=PA154&dq=toup+Suetonius&as_brr=1&hl=it#PPA154,M1 p. 154]</ref>), ''Paedagogus''<ref>{{Cita libro|nome=Frans|cognome=van Oudendorp|titolo=G. Suetonii de illustribus grammaticis liber|città=[[Leida|Leiden]]|data=1751|url=http://books.google.it/books?id=-dYPAAAAQAAJ&hl=it&pg=PA955#v=onepage&q&f=false|datadiaccesso=29 gennaio 2012|lingua=latino|pagine=954-55}}.</ref>, o ancora {{polytonic|Περιαυτόλογος}} (''Periautólogos''<ref>Johann August Ernesti, ''Suetonius'', [[Lipsia]] [[1748]].</ref>).
 
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===Arthur Rimbaud===
[[File:Carjat Arthur Rimbaud 1872 n2.jpg|right|100pxupright=0.5|thumb|Arthur Rimbaud]]
Il [[:categoria:Poeti francesi|poeta francese]] [[Arthur Rimbaud]], esempio di genio precoce, a quattordici anni appena compiuti era già abile versificatore in latino. Studente esterno al collegio di [[Charleville-Mézières|Charleville]], il 6 novembre [[1868]] propose il suo primo saggio di poesia, ''Ver erat''. Esso inizia descrivendo il poeta [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], a sua volta giovane studente, mentre approfitta di un'assenza forzata del maestro per effettuare una scampagnata:
 
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===Giovanni Pascoli===
[[File:Giovanni Pascoli.jpg|right|100pxupright=0.5|thumb|Giovanni Pascoli]]
Il [[:categoria:poeti italiani|poeta italiano]] [[Giovanni Pascoli]] nel suo ''carmen'' latino ''Sosii fratres bibliopolae'' ("Fratelli Sosii Editori"), scritto nel [[1899]] e vincitore del ''[[Certamen poeticum Hoeufftianum]]'' di [[Amsterdam]] nel [[1900]], rievocò Orbilio assieme a [[Valerio Catone]], nello scenario di una famosa casa editrice romana del [[I secolo a.C.]], mentre brontolano contro le nuove mode letterarie che stanno decretando il successo della poesia [[Publio Virgilio Marone|virgiliana]] e se ne vanno, uno da una parte, l'altro dall'altra, scuotendo la testa<ref>vv.73-111</ref>.