Dialetto piacentino: differenze tra le versioni

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Intorno alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] esistevano ancora quattro varianti nella sola parlata della città di Piacenza, mentre nelle frazioni era diffusa la pronuncia vocalica della campagna, quella che viene parlata fino in collina e che i piacentini definiscono "dialetto arioso" (''dialët ariùs'') <ref name=PeP/>. Con questo nome è popolarmente identificato un tipo di pronuncia nel quale la vocale ''ö'' corrisponde alla vocale centrale {{IPA|ø}}, che invece assume un suono intermedio tra {{IPA|oː}} ed {{IPA|œː}} tra i parlanti che vivevano all'interno della cerchia muraria cittadina.
 
In [[Val d'Arda]] e nella [[Bassa padana|Bassa]] Piacentina il dialetto è comunque da ritenersi collegato al piacentino anche se presenta proprie particolarità, sia lessicali che fonetiche influenzate dalla prossimità con le parlate [[Dialetto cremonese|cremonesi]], [[Dialetto lodigiano|lodigiane]] e [[Dialetto parmigiano|parmensi]] (''ven'' e ''ben'' invece di ''vëin'' e ''bëin''; ''picen, ''pien'', ''deficent'' invece di ''picin'', ''pin'' e ''deficint''; ''andà'' invece di ''andä''). In alcuni comuni della pianura nord-orientale come [[Monticelli d'Ongina]] e [[Castelvetro Piacentino]] sfuma nel dialetto cremonese.
 
In alcuni dialetti della [[provincia di Parma]], parlati in comuni confinanti con quella di Piacenza quali [[Fidenza]] e [[Salsomaggiore Terme]], si rintracciano forti legami con il piacentino. Lo stesso avviene nel Basso [[Provincia di Lodi|Lodigiano]] dove a [[San Rocco al Porto]], [[Caselle Landi]] e [[Guardamiglio]], vicinissimi alla città di Piacenza, la parlata non si discosta eccessivamente da quella qui analizzata, almeno non più di quanto non lo sia quella della Bassa Pianura piacentina.