Tempio di Giove Statore (II secolo a.C.): differenze tra le versioni
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== Storia ==
L'edificio venne commissionato da [[Quinto Cecilio Metello Macedonico]] dopo il [[trionfo]] conseguito nel [[146 a.C.]] Altri nomi che assunse nel corso dei secoli furono ''aedes Iovis Metellina'' e ''aedes Metelli'', per via del cognome del suo commissionatore e del portico in cui era racchiuso. Fu realizzato dall'architetto di origine greca [[Ermodoro di Salamina]].<ref name=Vitruvio>Vitruvio, ''[[De architectura]]'', III, 2, 5</ref> La costruzione sorgeva nelle vicinanze del [[circo Flaminio]], dove ora sorge la [[Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli|chiesa di Santa Maria in Campitelli]]. Il tempio di Giunone Regina era invece situato ad ovest, al lato opposto di via della Tribuna di Campitelli.
[[Velleio Patercolo]] tace riguardo alla possibilità che il tempo di [[Giunone]] sia stato eretto anch'esso per volere di Metello: è invece sicuro che il tempio di Giove Statore fu il primo edificio templare costruito completamente in marmo. Questa affermazione probabilmente vale per entrambe le strutture. Davanti al tempio Metello posizionò la statue equestri realizzate da [[Lisippo]] raffiguranti i generali di [[Alessandro Magno]], ed è noto che al suo interno vi fossero famose opere d'arte.
== Struttura ==
[[File:Corinthian capital on Chiswick portico 2.jpg|thumb|right|250px|Un [[capitello corinzio]] da [[Chiswick House]], derivato dal Tempio di Giove Statore.]]
===L'antico tempio===
Il vecchio tempio del II secolo a.C. aveva aveva uno schema [[periptero]] di tipo greco, ossia circondato da una [[peristasi]] di colonne sui quattro lati (in questo caso dodici sul lato lungo, sei sul lato corto e coperto di colonne sul lato posteriore).<ref
===Rifacimento augusteo===
Il tempio rifatto da [[Augusto]] (tra il [[33 a.C.|33]] e il [[23 a.C.]]), completamente diverso per pianta e alzato, era sempre [[esastilo]] ma ''sine postìco'' (ovvera senza colonnato lungo la parte posteriore), come si evince dalla ''[[Forma Urbis]]''. Poiché non vi erano iscrizioni sui templi e c'erano invece evidenti rappresentazioni di una [[lucertola]] e di un [[rospo]], qualcuno ha ricollegato a questa caratteristica l'etimologia dei nomi degli architetti [[Sparta|spartani]] [[Sauro]] e [[Batraco]], che secondo [[Plinio il Vecchio]] realizzarono il tempio e quello di Giunone Regina.<ref>Plinio, ''[[Naturalis Historia]]'', XXXVI, 42</ref> Sempre secondo la stessa leggenda, dal momento che le decorazioni dei due templi sarebbero state confuse, le statue votive delle due divinità si riteneva fossero state collocate nelle celle sbagliate da parte degli operai del cantiere.
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==Bibliografia==
*[[Filippo Coarelli]], ''Roma
== Voci correlate ==
* [[Portico di Ottavia]]
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