Papa Pio IX: differenze tra le versioni

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Compì gli studi classici nel celebre collegio dei Nobili di [[Volterra]], diretto dai [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|padri scolopi]], dal [[1803]] al [[1808]]; gli studi furono comunque sospesi per improvvisi e ripetuti attacchi [[Epilessia|epilettici]], causati da un pregresso trauma cranico riportato in un gravissimo incidente in cui incorse cadendo in un torrente nell'ottobre [[1797]].
 
In quegli anni, fu spesso ospite a Mondolfo della sorella, andata in sposa ad un rampollo della nobile famiglia Giraldi della Rovere, dilettandosi con buoni risultati nel gioco del pallone col bracciale assieme ad altri ragazzi del luogo. Nel [[1812]], la malattia gli ottenne 1’esonerol’esonero dalla chiamata di leva nelle Guardie d’onore del Regno. Dal [[1814]] fu ospite a [[Roma]] dello zio Paolino Mastai Ferretti, canonico di San Pietro, e qui proseguì gli studi di filosofia e di teologia nel Collegio Romano. Nel [[1815]] chiese e ottenne di far parte della Guardia Nobile Pontificia ma, a causa del suo male, ne fu presto dimesso. Profondamente amareggiato, in quell'occasione conobbe un giovanissimogiovane [[Vincenzo Pallotti]] che lo consolò e gli vaticinò il pontificato<ref>http://www.pallotti-sac.org/images/stories/pdf/AU/AU04-02Beatifica.pdf</ref>. Lo stesso anno si recò in pellegrinaggio a [[Basilica della Santa Casa|Loreto]] dove incontrò [[Papa Pio VII]] il quale voleva ringraziare la Madonna per la propria liberazione da Napoleone. Quando il giovane Mastai Ferretti gli confidò la malattia che da anni lo assediava, il pontefice gli disse: "crediamo che questo crudele male non vi tormenterà mai più"; in effetti, dopo tale visita col Papa, non ebbe più attacchi epilettici e attribuì la guarigione alla grazia ricevuta dalla Vergine di Loreto<ref>http://www.inghirami.it/Articoli_storici/Le_crisi_di_Pio_IX.pdf</ref>.
 
Dopo la caduta di [[Napoleone Bonaparte]], tornò a [[Roma]] al seguito di Pio VII e frequentò l'Università romana. In questo periodo fu seminarista e si prodigò presso il "[[Giovanni Borgi|Tata Giovanni]]" un ospizio per i ragazzi abbandonati che ricevevano un'educazione, un'istruzione ed imparavano un mestiere. Fu tra questi futuri falegnami, sarti, calzolai che iniziò il suo apostolato per i poveri che lo segnerà sempre nella sua vita.