==Le innovazioni nella tecnica chirurgica==
Il segreto che permise a Francesco Colzi di distinguersi nell'ambito della [[chirurgia]] fu senza ombra di dubbio il suo rigore nella cura di ogni dettaglio. <ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 127.</ref> La sua precisione nell'operare derivava da una profonda conoscenza dell'[[anatomia]], da una capacità tecnica di livello eccezionale, maturata grazie alla sempre maggiore esperienza, ma anche dal controllo e monitoraggio costante del rischio chirurgico.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref>
===Le modifiche nelle regole di disinfezione e preparazione della sala operatoria===
Forte della convinzione che una giusta manovra antiseptica favorisse un corretto svolgimento dell'intervento, Colzi si raccomandava sempre che sia il [[chirurgo]] che il degente arrivassero perfettamente sterili al tavolo operatorio.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Inoltre veniva dato molto peso anche alla pulizia e disinfezione del campo operatorio. Venivano inoltre preparate delle soluzioni antisettiche ad hoc per la sterilizzazione dei tessuti necessari durante l'operazione.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref>
===La cura maniacale per il paziente, prima e dopo l'intervento===
Molto curata era la scelta della giusta sostanza anestetica; molte volte si preferiva il [[cloroformio]].<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Inoltre in sede operatoria si cercava sempre di evitare che il paziente potesse accusare problemi di [[ipotermia]]. Per questo motivo la sala operatoria era costantemente riscaldata.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Ampio controllo veniva inoltre garantito al degente anche durante il decorso post-operatorio. Gli aspetti che secondo Francesco Colzi necessitavano di continuo monitoraggio erano fondamentalmente tre: la [[sedazione]] del [[dolore]], la costante disinfezione della ferita e il controllo della corretta [[nutrizione]] del paziente.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref>
===La grande capacità nella sutura===
Nonostante l'epoca non permettesse il perfezionamento di grandi mezzi di studio e di ricerca, Francesco Colzi riusciva a preparare prima di ogni intervento il materiale più appropriato per la [[sutura]] che sarebbe andato a performare.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Grande capacità venne dimostrata negli anni nelle suture intestinali , per le quali venivano preparati dei fili di seta molto sottili con degli aghi atraumatici.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> In questo modo l'anastomosi poteva essere praticata rispettando la vitalità dei tessuti. La sua tecnica di sutura si basava sul dovere fondamentale di non includere la [[mucosa]] nel punto.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Così, in virtù di queste nuove conoscenze, Colzi riuscì ad eseguire con successo molte resezioni intestinali, alcuni reimpianti di ureteri sia nella [[vescica]] che nel [[retto]], varie suture dell'[[ovaio]], della [[colecisti]] e del [[parenchima]] epatico.<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref>
===I tipi di interventi più riusciti===
Colzi aveva una grande capacità di sanare [[stenosi]] gastriche, di effettuare l'asportazione di enormi gozzi endotoracici attraverso tiroidectomie senza lesionare i nervi laringei inferiore e superiore. Elaborò per primo dei metodi chirurgici atti a risolvere l'[[ernia crurale]] e la [[resezione]] del ginocchio tubercolare.<ref>Mario Donati, "Francesco Colzi", op.cit.</ref> Inoltre si dilettò anche in operazioni di [[ortopedia]] molto all'avanguardia per quell'epoca.<ref>Tonelli, "I Protagonisti della chirurgia fiorentina", op.cit., p. 128.</ref> Non a caso oggi la resezione diafisaria di [[radio]] e [[ulna]] negli esiti della [[sindrome di Volkmann]] è ancora nota come "l'intervento di Colzi".<ref>Tonelli, "I Protagonisti dellaDella chirurgiaChirurgia fiorentinaFiorentina", op.cit., p. 128.</ref>
==La sua grande caratura etica==
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