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==Storia==
Una primitiva chiesa, come testimoniato da alcuni [[Atto notarile|atti notarili]]<ref name="Storia"/>, venne costruita intorno al II secolo<ref>{{Cita web|url=http://www.sorrentocityportal.it/edifici-di-culto-santuario-della-madonna-del-carmine/|titolo=Edifici di culto - Il santuario della Madonna del Carmine a Sorrento|sito=Sorrentocityportal.it|accesso=15 febbraio 2014}}</ref>, tra il [[230]] ed il [[240]]<ref name="Holiday">{{Cita web|url=http://www.sorrentoholiday.info/italian/sorrento-carmine.htm|titolo=Sorrento - Chiesa del Carmine|sito=Sorrentoholiday.info|accesso=15 febbraio 2014}}</ref>, nel luogo in cui secondo la tradizione, alcuni abitanti di Sorrento, Marco, Quartilla, Quintino, Quintilla ed altri nove, vennero giustiziati in quanto seguaci della [[Cristianesimo|religione cristiana]] secondo le [[Legge|leggi]] imposte da [[Diocleziano]]<ref name="Storia"/>, dove sorgeva anche un [[tempio]] [[PanagesimoPaganesimo|pagano]], di cui però non si conosce la dedicazione<ref name="Viaggi">{{Cita web|url=http://www.viaggispirituali.it/2011/11/santuario-madonna-del-carmine-sorrento-napoli/|titolo=La Madonna del Carmine a Sorrento|sito=Viaggispirituali.it|editore=Paolo Tonini|accesso=15 febbraio 2014}}</ref>. Nel XVI secolo, il [[vescovo]] [[Lelio Brancaccio]], decise di affidare la chiesa ai [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|padri carmelitani]] provenienti dalla [[Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore|chiesa del Carmine]] di [[Napoli]]: il primo [[priore]], Bartolomeo Pasca, si fece carico, grazie all'[[eredità]] ricevuta dalla madre ed alle [[offerta|offerte]] dei fedeli, di edificare una nuova chiesa, nello stesso luogo di quella precedente<ref name="Storia"/>, che venne terminata nel [[1572]] e dedicata alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo]]<ref name="Viaggi"/>; ad essa era anche annesso un [[convento]]<ref name="Holiday"/>. Durante il corso del [[XVIII secolo]] questa venne completamente restaurata, donandole un aspetto classico dell'epoca, in [[Arte barocca|stile barocco]]<ref name="Holiday"/>.
 
Con l'arrivo a Napoli di [[Napoleone Bonaparte]], i carmelitani vennero scacciati dalla città ed il complesso passò sotto il controllo del Demanio Regio ed in seguito, nel [[1816]], donato al comune di Sorrento<ref name="Storia"/>; fu in questo periodo, precisamente a partire dal [[1866]], che grazie al riempimento del [[Vallone dei Mulini]], per consentire la costruzione di una [[piazza]], che la chiesa si trovò ad entrar a far parte del centro cittadino: infatti precedentemente questa si trovava poco fuori le [[Mura (architettura)|mura]], nei pressi della [[Porta cittadina|porta d'ingresso]] al paese<ref>{{Cita web|url=http://www.sorrentoinfo.it/la-chiesa-del-carmine/|titolo=Brevi cenni sulla chiesa|sito=Sorrentoinfo.it|editore=Paolo Tonini|accesso=15 febbraio 2014}}</ref>. Restaurata nuovamente nel [[1921]] e poi ancora nel [[1960]], come ricordato da due [[epigrafe|epigrafi]], tornò nuovamente ai carmelitani il 27 settembre [[1936]], sotto pressione del vescovo Paolo Jacuzio, che ne aveva fatto già richiesta l'11 febbraio [[1929]]<ref name="Storia"/>.