Clima della Romagna: differenze tra le versioni
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[[File:Italia Clima Pinna.png
Climi temperati (ricadono nel tipo ''C'' di Köppen ma seguono una classificazione diversa)
{{Legenda|#cc3333|subtropicale}}
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== Costa meridionale ==
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Riccione|Stazione meteorologica di Rimini Centro}}
[[Image:LightningOverMiramareDiRiminiItaly.jpg|thumb|left|
Va da [[Rimini]] al confine sud e si differenzia climaticamente dal resto della costa, essenzialmente in ragione dello svanire definitivo della pianura padana in corrispondenza del territorio comunale di [[Rimini]], fattore che diminuisce i caratteri di continentalità e accentua la ventilazione. Da ciò deriva, in ogni stagione dell'anno, un innalzamento delle temperature minime, venendo a mancare l'azione di raffreddamento esercitata dalla pianura. Nondimeno, il carattere subcontinentale rimane presente e comporta nebbie invernali e afa estiva. Da segnalare però la frequente irruzione di venti meridionali che allo sbocco degli inserti vallivi, non incontrando l'ostacolo freddo della pianura, provocano fenomeni di tutto rilievo microclimatico, con differenze di temperatura anche molto accentuate in alcune giornate invernali, dove nella fascia pedemontana riminese si possono registrare oltre dieci gradi in più rispetto a località non lontane come [[Cesenatico]].
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== Bassa collina ==
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Frontone|Stazione meteorologica di Rocca San Casciano}}
[[File:Appennino forlivese.JPG
Al [[Lauretum]] è da attribuire anche la "bassa collina", quarto comparto climatico della regione, caratterizzata da una complessiva dolcezza del clima, dovuta essenzialmente al mancato coinvolgimento nelle dinamiche di raffreddamento dovute all'azione del mare e soprattutto della pianura. Frequentissimo in autunno e in inverno è il fenomeno dell'[[Inversione termica]], che conferisce alle colline romagnole un clima, e di conseguenza una vegetazione simile a quello delle aree del versante tirrenico a parità di latitudine; si noti che le colline romagnole sono incluse all'interno del limite settentrionale della coltivazione dell'olivo, che prospera soprattutto in corrispondenza delle aree di sommità, dove sono rare anche d'inverno le gelate notturne, al contrario di quanto accade nelle aree di fondovalle, spesso soggette a notevoli escursioni diurne.
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