Orochimaru: differenze tra le versioni

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Orochimaru possiede una personalità complessa: il più delle volte, tuttavia, è stato spesso descritto come una persona dalla mentalità contorta. [[Jiraiya]] ha ipotizzato che questo è dovuto al fatto che entrambi i suoi genitori fossero morti quando era ancora un bambino e che crescendo, abbia poi sviluppato poi una visione molto negativa e drastica arrivando a disprezzare la fragilità della vita umana e come essa influenzava quelli ancora in vita, e se ne rese conto soprattutto nel momento della morte di [[Nawaki Senju|Nawaki]] e [[Dan Kato|Dan]], osservando la disperazione di [[Tsunade]]: il che lo ha portato a desiderare, diventando poi il suo unico vero scopo, l'immortalità.
 
{{Citazione|Come mai tutti gli esseri umani sono sempre così deboli e fragili? Non si rendono conto che passano la vita a nascondere la forza che ognuno di loro ha dentro di sè.... se soltanto sapessero come sfruttarla!|Orochimaru dopo la morte di [[Dan Kato|Dan]]}}.
 
A tal fine, abbandonò [[Konoha]] per migliorare i suoi esperimenti, i quali lo resero un Ninja ancora più temuto di quanto non lo fosse già. Lo scopo primario della sperimentazione umana di Orochimaru è quello di testare quali modifiche il corpo umano può sopportare e sfruttare, cercando di allungarne il più possibile gli effetti, e di renderlo, quindi, privo di mortalità. Una volta realizzato questo obbiettivo, Orochimaru sperava di essere degno del titolo di "ultimo essere vivente", incapace di morire e quindi in grado di raggiungere il suo secondo scopo, ovvero imparare tutte le tecniche ninja del mondo, ovviamente impossibile da realizzare in una vita sola. Sebbene fosse cresciuto con gli insegnamenti positivi e fosse inoltre il suo allievo prediletto, [[Hiruzen Sarutobi]] vide in lui una sete di potere e una certa propensione verso la malvagità; difatti col passare del tempo le persone che lo conoscevano cominciarono a provare terrore ogni qualvolta lo si nominasse o lo si vedesse.