Wikipedia:Cestino/Milan/1: differenze tra le versioni

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Al primo anno di Milan Sacchi conquista il campionato del [[1987]]-[[1988]] con un’incredibile rimonta sul [[Napoli Soccer|Napoli]] di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], campione d'Italia in carica. La svolta è in maggio, con lo scontro diretto del [[Stadio "San Paolo" di Napoli|San Paolo]] che premia i rossoneri.
La stagione successiva, [[1988]]-[[1989]], vede il Milan protagonista in [[Coppa dei Campioni]], anche se le difficoltà non mancano. Nel ritorno del secondo turno contro la [[FK Stella Rossa Belgrado|Stella Rossa Belgrado]] (l'andata a Milano era finita 1-1) sul campo scende una fitta nebbia, spingendo l'arbitro [[Germania Ovest|tedesco]] Pauly a sospendere a norma di regolamento la partita dopo che, a visibilità già quasi nulla, gli slavi erano passati in vantaggio e [[Pietro Paolo Virdis|Virdis]] era stato espulso. Da quel momento il Milan inanella una serie di risultati positivi, eliminando nell'ordine la Stella Rossa ai rigori nel recupero (dopo un gol rossonero non visto dalla terna nonostante la palla fosse entrata di almeno mezzo metro), il [[Werder Brema]] (anche qui gol rossonero non visto, anche se molto meno evidente di quello con la Stella Rossa) e il [[Real Madrid]], sbaragliato con uno storico 5-0 a San Siro grazie ai gol di [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]], [[Frank Rijkaard|Rijkaard]], [[Ruud Gullit|Gullit]], [[Marco Van Basten|Van Basten]] e [[Roberto Donadoni|Donadoni]] in quella che molti considerano la più bella partita mai giocata dal Milan. In finale il ''Diavolo'' conquista la sua terza Coppa dei Campioni a spese della [[Steaua Bucarest]], battuta per 4-0 al [[Camp Nou]] di [[Barcellona]]. In quell'anno la squadra rossonera si aggiudica anche la prima [[Supercoppa Italiana]]. In campionato giunge terzo alle spalle di Inter e Napoli.
Nell'annata seguente il Milan è ancora campione d'Europa dopo aver sconfitto il [[SL Benfica|Benfica]] per 1-0 (gol di [[Frankie Rijkaard|Rijkaard]]) e vincitore della [[Supercoppa Europea]], grazie alla vittoria nel doppio confronto con il [[FC Barcellona|Barcellona]] (1-1 e 1-0), e della [[Coppa Intercontinentale]], superando i [[Colombia|colombiani]] del [[Atlético Nacional de Medellín|Nacional Medellín]] per 1-0 dopo i [[tempi supplementari]]. In campionato giunge secondo a due punti dal [[SSC Napoli|Napoli]], al termine di un testa a testa molto combattuto e terminato con molte polemiche. Alla 25<sup>a</sup> giornata, approfittando di un calo del [[SSC Napoli|Napoli]] capolista (5 punti in 6 gare), il Milan passa al comando della classifica. L'[[8 aprile]] [[1990]] i rossoneri sono bloccati sullo 0-0 dal [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] al [[Stadio "Renato Dall'Ara" di Bologna|Dall'Ara]] come i partenopei, che terminano 0-0 il match contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] a [[Bergamo]]. Nel corso della partita del Napoli, però, una monetina colpisce dagli spalti [[Alemao]], il quale, consigliato in tal senso, rinuncia a riprendere il gioco. Il giudice sportivo assegna così la vittoria al Napoli per 2-0 a tavolino, consentendogli di raggiungere il Milan in vetta alla graduatoria. Le due squadre proseguono a pari merito sino alla 33<sup>a</sup> giornata, quando i rossoneri vanno k.o. fuori casa in favore del [[Hellas Verona|Verona]], come nel [[1973]] (scudetto consegnato alla [[Juventus]]). La seconda "fatal Verona" della storia milanista si concretizza all'89° minuto, quando il gol dei gialloblu decreta il sorpasso dei campani, che espugnano il campo del [[Bologna Football Club|Bologna]] e si laureano campioni d'Italia prendendosi la rivincita rispetto a due anni prima. La partita del [[Stadio "Marcantonio Bentegodi" di Verona|Bentegodi]] solleverà molte polemiche e sarà ricordata per le quattro espulsioni di Rijkaard, Van Basten e, Costacurta e Sacchi. Tre giorni dopo, il Milan perderà, in casa, anche la Coppa Italia (0-1 contro la [[Juventus]]), dopo lo 0-0 della finale di andata.
Nel [[1990]]-[[1991]] arriva la terza Intercontinentale (3-0 ai [[Paraguay|paraguaiani]] dell'[[Olimpia Asunción]]) e la seconda Supercoppa Europea, questa volta a spese della [[Sampdoria]] (1-1 e 2-0). In campionato il Milan si piazza secondo insieme all'Inter, a cinque punti dalla Sampdoria campione d'Italia. Tuttavia il club rossonero si rende protagonista di uno spiacevole episodio a [[Marsiglia]]: a pochi minuti dalla fine, mentre il Milan sta perdendo, si spengono i riflettori dello stadio. L'amministratore delegato [[Adriano Galliani]] fa uscire i giocatori dal campo in segno di protesta: la squadra è poi squalificata per un anno dalle coppe europee.