Piero Drogo: differenze tra le versioni
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Partecipò al [[Gran Premio d'Italia]] nel [[1960]] con una Cooper T43 Climax terminando la gara all'ottavo posto. Successivamente fondò la [[Carrozzeria Sports Cars]] per servire la fiorente attività motoristica [[Modena|modenese]] e creò la [[Ferrari 250 GT Drogo]].
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Piero Francesco Carlo è figlio di Luigi Drogo e Rosina Monzeglio (imparentata con il calciatore [[Eraldo Monzeglio]])
Nasce a [[Vignale Monferrato]], piccolo paese della provincia di Alessandria, di cui è originaria la madre.
Il padre, di origine siciliana, si era trasferito a [[Casale Monferrato]] per lavoro e li aveva conosciuto la moglie.
All’inizio degli anni ’50, poco più che ventenne e con una forte passione per le corse automobilistiche, Piero si trasferì in Venezuela.
== Esordio ==
In Venezuela la carriera di Piero Drogo come pilota iniziò inizio nel 1956.
Nel circuito El Limon di Maracay, Drogo riuscì a classificarsi al primo posto a bordo di una Mercedes 300 SL.
Sarà l’inizio di una carriera che, nei successivi quattro anni, lo porterà a gareggiare ed a approdare in Formula 1.
== Gran Premio del Venezuela ==
Nel 1956 Piero Drogo partecipò al Gran Premio del Venezuela nel circuito di Caracas.
L'auto era una Ferrari 500 Tr (chassis 068MDTR) e riuscì a classificarsi all'ottavo posto.
Al secondo posto si classificò [[Juan Manuel Fangio]] su Ferrari, mentre fu costretto a ritirarsi [[Alejandro de Tomaso|Alejandro De Tomaso]] su Maserati.
Nel 1957, con la stessa autovettura, in coppia con Julio Pola e sotto i colori della Scuderia Madunina Venezuela partecipò nuovamente al Gran Premio del Venezuela e si piazzò al settimo posto.
== Prima Ferrari ==
Nel 1957 Piero Drogo acquistò una fiammante Ferrari 250 Testa Rossa carrozzata da Scaglietti (chassis 0714TR), della quale verranno prodotte complessivamente 22 esemplari.
Con questa vettura nel 1957 partecipò alla 1000 Km di Buenos Aires in coppia con il venezuelano Julio Pola piazzandosi al settimo posto e poi nel 1958 al Gran Premio di Cuba.
Questa Ferrari che iniziò la sua gloriosa esistenza con la proprietà e le performance di Piero Drogo, sarà destinata in seguito a diventare una delle Ferrari più celebri ma soprattutto la più costosa.
Da Drogo passò di proprietà al petroliere e pilota texano Alan Connell poi all'uomo d'affari Wayne Burnett di Chicago e, nel 2009, ad un'asta tenutasi a Maranello (Modena) venne venduta per la cifra record di oltre 9 milioni di euro.
== Gran Premio di Cuba ==
Nel 1958 Piero Drogo partecipò al Gran Premio di Cuba che si svolse nel circuito dell'Avana.
L'autovettura è sempre la sua Ferrari 250 TR (chassis 0714TR) e lui riuscì a tagliare il traguardo al dodicesimo posto.
== 24 Ore di Le Mans ==
Nel 1958 Piero Drogo partecipò alla [[24 Ore di Le Mans|24 ore di Le Mans]] in coppia con il pilota cubano [[Alfonso Gomez Mena]].
L’autovettura era una Ferrari 250 (chassis 0722TR) di proprietà dello stesso Alfonso Gomez Mena.
Corsero sotto la direzione di [[Fernand Tavano]], ma non conclusero la gara.
== Rientro in Italia e matrimonio ==
Piero Drogo, nel 1958 rientrò definitivamente in Italia e si trasferì a [[Bomporto]], in provincia di Modena, dove, nel 1959 si sposò con Anna Pia Fornaciari.
== Tour de France ==
Nel 1959 il pilota brasiliano [[Fritz d'Orey]] insieme a Piero Drogo decise di partecipare alla 46esima edizione del Tour de France.
Per farlo, d'Orey, acquistò una Ferrari 250 Gt dalla contessa romana [[Elvira Vaselli]].
== Targa Florio ==
Nel 1959 Piero Drogo, in coppia con il campano [[Mennato Boffa]], partecipò alla 43esima edizione della [[Targa Florio]].
L’auto era una Maserati A6G della [[Scuderia Centro Sud]].
Si classificarono al quinto posto.
== Formula 1 ==
Piero Drogo concluse la sua attività di pilota nel 1960 partecipando al Gran Premio d'Italia, a Monza, a bordo di una Cooper T43 Climax della Scuderia Colonia.
Nella competizione si classificò all'ottavo posto, vinse [[Phil Hill]] su Ferrari.
Il lodigiano [[Ettore Chimeri]] e Piero Drogo, erano entrambi italiani emigrati in Venezuela e pertanto avevano licenze da pilota rilasciate in quel paese.
Per questo motivo risultano essere i primi piloti venezuelani ad approdare in Formula 1.
Il Venezuela ha dovuto attendere oltre vent'anni per avere un altro pilota in F1, infatti risale al 1983 la prima partecipazione del venezuelano [[Johnny Cecotto]] (di origine friulana) e poi nel 2011 è stata la volta di [[Pastor Maldonado]].
== Carrozzeria Sports Cars ==
L'eccessiva onerosità delle competizioni e la mancanza di adeguate risorse finanziarie costrinsero Drogo ad abbandonare le gare.
Per un breve periodo lavorò nel reparto meccanico presso la [[Stanguellini]] di Modena dove poté affinare la conoscenza costruttiva dell'auto dopo averla vissuta da pilota.
Infatti, poco dopo, a Modena, fondò la [[Carrozzeria Sports Cars]].
Nei successivi dieci anni di attività l'azienda realizzò molti modelli per altrettanti importanti clienti, quasi tutti su meccanica e telaio Ferrari, ma anche Iso Rivolta, Jaguar e Maserati.
== Piero Drogo e gli altri ==
La [[Carrozzeria Sports Cars]] di Piero Drogo, la Carrozzeria Fantuzzi di [[Medardo Fantuzzi]], [[Carrozzeria Neri & Bonacini]], la [[Carrozzeria Scaglietti]] di [[Sergio Scaglietti]], tutte con sede a [[Modena]], rappresenteranno l'eccellenza del settore negli anni '60.
== Prime auto ==
Nel 1960 trasformò e creò la Ferrari 250 Gt Swb (chassis 2209GT, targa MO60578) prima per il pilota francese Jo Schlesser. L'auto successivamente divenne proprietà del giornalista milanese [[Gianni Roghi]] (direttore del quotidiano Tuttosport). Attualmente è di proprietà del miliardario americano Leslie H. Wexner (proprietario della Limited Brands Corporation) che l'acquistò per 5 milioni di dollari.
== Ferrari di James Coburn ==
Nel 1961 Piero Drogo realizzò una Ferrari 250 Swb Competizione (chassis 2445GT).
È un'auto molto nota a Hollywood.
Infatti l'auto dal 1964 appartenne all'attore premio Oscar [[James Coburn]] e successivamente al produttore cinematografico [[John Calley]] (presidente della Sony Pictures Entertainement).
Attualmente è di proprietà del pilota olandese Hans Hugenholtz.
== Maserati 61 Birdcage ==
Nel 1961 l’americano Lloyd “Lucky” Casner, pilota fondatore del team Camoradi, acquistò una Maserati Bircage (chassis 2472).
Nello stesso anno Casner affidò a Piero Drogo la trasformazione.
Dal 1997 al 2013 l’autovettura fu di proprietà di Umberto Panini di Modena, fondatore della omonima fabbrica di figurine; oggi si trova nel Museo Panini di Cognento nei pressi di Modena.
== Ferrari 250 GT Drogo o Ferrari Breadvan ==
La Ferrari 250 Gt (chassis 2819GT) venne acquistata nel 1962 dall'aristocratico e pilota belga [[Olivier Gendebien]], appartenente alla famiglia proprietario della società Solvay.
Nello stesso anno, un altro aristocratico, il conte veneziano [[Giovanni Volpi di Misurata]], proprietario della [[Scuderia Serenissima]], commissionò a Piero Drogo la trasformazione.
Nacque così, dall'estro di Drogo (ispirato alle teorie aerodinamiche dello svizzero Wunibald Kamm) e dalle competenze di [[Giotto Bizzarrini]] (per la parte meccanica) la Ferrari 250 Gt Drogo conosciuta anche come [[Ferrari Breadvan]].
L'autovettura rimase di proprietà della famiglia dei Conti Volpi di Misurata fino al 1965.
Nel 2005 ad un'asta di Cristie's venne messa in vendita con una valutazione tra i 2,5 e i 5 milioni di dollari.
Attualmente è di proprietà di Klaus Werner titolare della Classic Cars di Wuppertal (Germania).
== Jaguar E Type ==
Nel 1962, per un cliente di Nizza trasformò una Jaguar 3,8 E Type (chassis 886294).
== Iso Rivolta ==
Nel 1963, [[Giotto Bizzarrini]], lo coinvolse nel progetto di [[Renzo Rivolta]], proprietario della [[Iso Rivolta]].
Bizzarrini, Bertone e Drogo (quest’ultimo come costruttore) furono gli artefici della [[Iso Grifo A3C]].
L’autovettura venne esposta al Salone dell’Automobile di Torino dello stesso anno.
Nel 1964 approdò alla 24 ore di Le Mans, pilotata dallo svizzero Edgard Berney e dal belga Pierre Noblet.
== Altre auto ==
Del 1964 è la Ferrari 250 LM (chassis 5843), carrozzeria di colore giallo, attualmente di proprietà di John Mc Caw (magnate presidente della AT&T di Seattle).
Del 1965 è la Ferrari 250 LM (chassis 154LM) realizzata per Sergio Bettoja e poi finita in Florida nella collezione di Paul Pappalardo.
del 1965 la Ferrari 365 P2 (chassis 581) attualmente di proprietà dell'americano Peter G. Sachs.
Nel 1966 realizzò la Ferrari 206 S Dino Spyder. L'auto è stata di proprietà del concessionario Ferrari per la Svezia Gustaf Dieden. Nel 2006 a Monaco è stata messa in vendita ad un asta per il valore di 2,5 milioni di euro.
Del 1966 anche la Ferrarri 330 P3 con motore a 12 cilindri con potenza da 420 cavalli.
Dello stesso anno pure la Ferrari 250 Gt per lo svizzero Pierre De Siebenthal (che nel 1973 venne acquistata da Harley Cluxton).
Nel 1967 realizza una Ferrari Dino 206 Spyder (chassis 032, carrozzeria di colore giallo) che in tempi più recenti, per 1,5 milioni di dollari, finirà nella collezione di Carlos Monteverde (figlio della miliardaria brasiliana [[Lily Safra]]).
== Golden car o Ferrari Navarro ==
Nel 1967 il meranese Norbert Seppi, proprietario insieme al fratello del night club Navarro di Bolzano, si rivolge a Piero Drogo per avere una Ferrari particolare.
In quel momento il Navarro è uno dei locali più in soprattutto per la frequentazione del cantante più celebre dell’epoca ovvero [[Fred Buscaglione]].
Drogo utilizza una Ferrari 330 Gt (chassis 7970GT) e realizza un modello particolare con la carrozzeria colore oro (da qui la denominazione golden car).
Attualmente l'autovettura è di proprietà di John Goodman presidente del gruppo immobiliare Pinnacle di Seattle.
== Collaborazione con Giorgio Neri ==
Nel 1967 Piero Drogo portò alla Sports Cars Giorgio Neri.
Il Neri, nel 1960, insieme a Luciano Bonacini aveva avviato a Modena la [[Carrozzeria Neri & Bonacini]]; entrambi provenivano dalla [[Maserati]].
Dopo sette anni di attività, nel 1967, furono costretti alla chiusura.
Neri andò appunto a lavorare per Drogo, mentre Bonacini andò alla [[De Tomaso]].
== Collaborazione con Giotto Bizzarrini ==
Nell'affermazione di Piero Drogo e della sua [[Carrozzeria Sports Cars]], fu determinante la collaborazione con il livornese [[Giotto Bizzarrini]].
L'unione di due differenti competenze, quella delle carrozzerie e quella motoristica, nata grazie all'opportunità offerta dal conte Giovanni Volpi di Misurata e dalla sua [[Scuderia Serenissima]].
Il risultato è che il binomio Bizzarrini-Drogo evoca ancora oggi alcune tra le più significative realizzazione dell'industria automobilistica italiana degli anni '60.
== Morte ==
Piero Drogo perse la vita tragicamente nel 1973, a 46 anni, in un
Le Ferrari create negli anni '60 da Drogo sono considerate, dai collezionisti di tutto il mondo, tra le più ambite e rare. Nelle aste internazionali hanno raggiunto quotazioni elevatissime.
== Marchio ==
Nel 2013 Ivan Drogo Inglese ha costituito la società Drogo Sports Cars per la realizzazione di nuovi modelli e di repliche destinate soprattutto ai collezionisti esteri.
== Risultati in Formula 1 ==
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