Corvus corax: differenze tra le versioni

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Il corvo imperiale predilige le aree alberate, con presenza nei dintorni di ampi spazi aperti dove cercare il cibo; lo si trova anche lungo le aree costiere con presenza di [[falesia|falesie]] rocciose, dove l'animale si nutre e nidifica<ref>{{cita web|url= http://62.101.84.225/agrinet/fauna/pdf/197_RelFau08.pdf|titolo= Fenologia del corvo imperiale nella Regione Lombardia|accesso=12 dicembre 2009}} {{pdf}}</ref>. Come intuibile dall'estesissimo areale occupato dalla specie, tuttavia, si tratta di un animale assai adattabile: lo si trova anche nelle aree ghiacciate del [[Circolo Polare Artico]], nelle aree aride e semidesertiche del [[Nordafrica]], fino alle cime dell'[[Himalaya]], dove sono stati osservati esemplari di questa specie a 6.350&nbsp;m di altezza sul [[Monte Everest]]. Si può dire che l'unico [[habitat]] che il corvo imperiale eviti sia la [[foresta pluviale]].
 
In [[Italia]], il corvo imperiale risulta piuttosto raro, tanto da comparire fra le specie inserite nel Libro Rosso degli Animali d'Italia<ref>{{cita web|url= http://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/LROSSO7.PDF|titolo= Categorie della Lista Rossa IUCN|editore= Libro Rosso degli Animali d'Italia|operasito= Allegato II|data=30 novembre 1994|pagina= 207|accesso=12 dicembre 2009}} {{pdf}}</ref>: sull'intero territorio nazionale ne è infatti censita una popolazione totale inferiore alle 15.000 unità, con un numero di coppie nidificanti compreso fra le 3.000 e le 6.000<ref>{{cita web|autore= Pierandrea Brichetti|anno= 1995|titolo= Situazione dell'avifauna nidificante in Italia|url= http://www.aves.it/artavit.htm|editore= Aves|accesso=12 dicembre 2009}}</ref>, concentrate lungo l'[[arco alpino]], in [[Sardegna]], nel [[Gargano]] e lungo l'[[Appennino Meridionale]], ma presenti grossomodo in tutte le aree rocciose del Paese<ref>{{cita|Brichetti, De Franceschi, Baccetti}}</ref>.
 
== Descrizione ==
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== Biologia ==
I corvi imperiali conducono solitamente vita solitaria od in coppie: essi occupano territori che hanno un'estensione che va dai 5 ai 40&nbsp;km² a seconda delle risorse presenti nella zona<ref name="Michigan" >{{Cita web|lingua=en|autore= Rachel Berg|coautori= Tanya Dewey|anno= 1999|titolo= ''Corvus corax''|operasito= Animal Diversity Web|editore= [[University of Michigan]] Museum of Zoology|url= http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Corvus_corax.html|accesso=12 dicembre 2009}}</ref>. Gli individui giovani tendono invece a formare gruppetti di varia entità, mentre gli adulti non ancora accoppiati possono riunirsi in dormitori comuni: più coppie possono infine formare dei gruppi anche piuttosto duraturi in aree dove il cibo è abbondante.
 
Il comportamento del corvo imperiale, nonostante la maestosità e la forza dell'animale, è assai cauto e prudente: prima di scendere al suolo, esso è solito volteggiare lungamente alla ricerca del minimo segno di pericolo presente sul terreno. Soprattutto durante il periodo riproduttivo, però, tale prudenza viene quasi del tutto abbandonata e le coppie di corvi imperiali difendono accanitamente il proprio territorio, inseguendo gli intrusi per chilometri e dando luogo anche a spettacolari combattimenti aerei<ref name="Michigan"/>.
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Per procacciarsi il cibo, i corvi imperiali hanno adottato tutta una serie di strategie, alcune delle quali anche molto ingegnose: durante l'inverno, quando il cibo scarseggia, essi sono soliti seguire gli animali carnivori, allo scopo di nutrirsi dei resti delle loro prede<ref>{{cita|Stahler, Heinrich, Smith|pp. 283–290}}</ref>. Gli alimenti particolarmente coriacei, come [[Gastropoda|gasteropodi]] e [[bivalvi]] dal duro guscio, vengono portati a grandi altezze, per poi essere lasciati cadere al suolo, dove si frantumano, dando modo all'animale di cibarsi delle parti molli uscite allo scoperto<ref>{{cita|Otto, Witt}}</ref>. I corvi sono inoltre assidui frequentatori delle colonie nidificanti di [[Uria (zoologia)|urie]], [[cormorani]] e [[gabbiani]], dove depredano i nidi lasciati incustoditi: in caso non trovino nessun nido del genere, essi infastidiscono gli uccelli al fine di farsi inseguire, così da poterli seminare in volo ed accedere alle uova o ai nidiacei rimasti soli<ref>{{cita|Gaston, Elliot|pp. 742–748}}</ref>.
 
Il corvo imperiale è solito immagazzinare il cibo in ''surplus'' (in particolare i cibi ricchi di grassi, ma anche granaglie ed ossa) in appositi nascondigli, che l'animale ha cura di dislocare in vari luoghi, sicché, qualora una di queste dispense venga scoperta e depredata (cosa che succede assai regolarmente fra i corvi), l'animale non rimanga a bocca asciutta. I corvi, infatti, si osservano a vicenda durante i banchetti a base di carcasse, in modo tale da poter localizzare le dispense dei conspecifici e depredarle durante la loro assenza. Per evitare questi furti gli animali spesso si allontanano anche di molto dal proprio territorio, al fine di nascondere il proprio bottino al riparo da occhi indiscreti<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.gi.alaska.edu/ScienceForum/ASF14/1426.html|titolo= The Raven's Game of Hide and Seek|accesso=20 dicembre 2009|autore= Ned Rozell|operasito= Alaska Science Forum|editore= [[University of Alaska Fairbanks]]}}</ref>, oppure scavano falsi nascondigli, riempendoli con sassi od altro materiale non commestibile, al fine di depistare gli eventuali ladri<ref>{{cita|Marzluff, Angell, Ehrlich|p. 230}}</ref>. Oltre a derubarsi a vicenda, i corvi imperiali possono saccheggiare le provviste anche ad altre specie, come ad esempio la [[volpe artica]]<ref>{{cita|Careau, Lecomte, Giroux, Berteaux|pp. 79–82}}</ref>.
 
Accanto ad atti di opportunismo ai danni del prossimo, il corvo imperiale mostra anche atti di generosità apparentemente disinteressata: ad esempio, i giovani (soprattutto quelli più forti, dalla posizione sociale elevata nell'ambito di un gruppo), una volta individuata un'abbondante fonte di cibo (come ad esempio una grossa carcassa), sono soliti emettere forti richiami al fine di attirare i gruppetti di giovani nelle vicinanze<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.pbs.org/lifeofbirds/brain/|titolo= Bird Brains|accesso=20 dicembre 2009|autore= Gareth Huw Davies|operasito= The Life of Birds|editore= PBS}}</ref>. Questo comportamento è stato interpretato da alcuni studiosi come finalizzato alla creazione di una disparità numerica notevole fra i giovani e gli adulti presenti nei pressi della fonte di cibo, condizione questa necessaria per permettere ai primi di cibarsi senza essere scacciati da questi ultimi<ref>{{cita|Heinrich (1989)}}</ref>.
 
=== Riproduzione ===
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Una volta formatasi la coppia, i due componenti si stabiliscono in un territorio e danno il via alla costruzione del nido: quest'ultimo, solitamente posto in luoghi poco accessibili (scarpate rocciose, cime di alberi molto alti, edifici abbandonati da tempo), consiste in una grossa coppa larga fino a un metro e profonda una trentina di centimetri, formata da una grossolana impalcatura di rami foderata all'interno con rametti più sottili, fango e materiale morbido come pelo, piume e [[licheni]]. La coppia tende ad utilizzare sempre il medesimo nido per allevare la prole, a meno che non accada qualche evento che ne spinga i componenti ad abbandonarlo in cerca di altri siti meno accessibili: ogni anno esso viene rimaneggiato con l'aggiunta di nuovi rametti, sicché i vecchi nidi raggiungono dimensioni abbastanza imponenti.
 
A partire da febbraio comincia il periodo riproduttivo, che tuttavia avrà il suo culmine solo a partire dal mese di marzo (ancora più tardi in aree particolarmente fredde, mentre in [[Pakistan]] la deposizione delle uova avverrebbe addirittura in dicembre<ref>{{Cita web|lingua=en|autore= Denis Lepage|url= http://www.bsc-eoc.org/avibase/avibase.jsp?region=pk&pg=checklist&list=clements|titolo= Checklist of birds of Pakistan|operasito= Bird Checklists of the World|editore= [[Avibase]]|accesso=5 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita|Mirza|p. 366}}</ref>). Le coppie cominciano ad eseguire i caratteristici voli nuziali durante i quali i due coniugi raggiungono grandi altezze per poi gettarsi velocemente verso il basso, capovolgendosi durante la picchiata, ed infine risalire in quota con volo spiralato: durante tutta l'operazione, ambedue i sessi emettono un verso che suona come ''k-long k-long''. Al termine di questi voli, appartatisi nei pressi del nido, il maschio si impone alla femmina in posizione di dominanza, ritto sulle zampe e col piumaggio arruffato, mentre quest'ultima si pone in posizione subordinata, tenendo il corpo orizzontale e la testa abbassata: a questo punto il maschio si inchina spasmodicamente davanti alla consorte, tenendo le ali pendule ed arruffando le piume del capo, mentre la membrana nittitante bianca dell'occhio viene alzata ed abbassata. Se la femmina è ricettiva, allora imita la postura del maschio, tenendo la coda piegata lateralmente: è a questo punto che ha luogo l'[[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]].
 
[[File:Corvus corax tingitanus MHNT 232 HdB Djebel Messaad Algerie.jpg|thumb|Uova di corvo.]]
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I giovani corvi imperiali, assai simili agli adulti, anche se di minori dimensioni e dagli occhi di colore grigio-bluastro anziché bruno<ref>{{cita|Goodwin|p. 138}}</ref>, si riuniscono in gruppetti composti mediamente da una quindicina d'individui: essi sono estremamente curiosi e mostrano interesse per qualsiasi novità venga loro proposta (in particolare per gli oggetti tondi e luccicanti), curiosità che tuttavia perderanno gradualmente con l'età adulta, al punto di diventare spiccatamente [[neofobia|neofobici]] durante la vecchiaia<ref>Kijne M & Kotrschal K (2002) "Neophobia affects choice of food-item size in group-foraging common ravens (''Corvus corax'')". ''Acta ethologica'' '''5'''(1): 13-18</ref>. I giovani sono inoltre soliti mostrare comportamenti fini a sé stessi, identificabili con il [[gioco]]: ad esempio, sono stati osservati dei giovani scivolare sulla neve per puro divertimento<ref>{{en}}[http://wwwsoc.nii.ac.jp/osj/japanese/katsudo/Journal_E/ornsci1_1pdfs/os010207.pdf Osservazioni di giovani corvi imperiali intenti a giocare sulla neve sull'isola di Hokkaido (Giappone)]</ref>, oppure servirsi di [[Vulpes|volpi]] o [[Canis familiaris|cani]] affamati come ignari compagni per l'[[acchiapparella]]<ref>{{cita|Savage|pp. 70-71}}</ref>. Anche in età adulta, i corvi mostrano comportamenti interpretabili come forme di gioco: un esempio sono i voli acrobatici, che parrebbero non avere alcun altro scopo se non quello di procurare divertimento all'animale<ref>{{cita|Savage|p. 76}}</ref>.
 
I corvi imperiali sono uccelli piuttosto longevi: mentre in natura vivono al massimo fino a 15 anni, gli esemplari tenuti in cattività oltrepassano anche di molto questo limite, superando i 40 anni d'età ed arrivando in alcuni casi a sfiorare gli 80<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Clapp |nome=Roger B. |coautori=M. Kathleen Klimkiewicz and Anthony G. Futcher |anno=1983 |titolo=Longevity records of North American birds: Columbidae through Paridae |rivista=Journal of Field Ornithology |volume=54 |numero=2 |pagine=123–137 |url=http://elibrary.unm.edu/sora/JFO/v054n02/p0123-p0137.pdf| accesso=16 maggio 2007|formatformato=PDF}}</ref>.
 
== Intelligenza ==
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Magistrale in questo senso è il caso di Roa, corvo tenuto per anni dal padre dell'[[etologia]] [[Konrad Lorenz]]: quando lo studioso si avventurava in aree dove l'uccello aveva in passato subito delle esperienze spiacevoli, esso compiva il rituale dell'induzione al volo (consistente nel posizionarsi alle spalle dell'esemplare che si vuole indurre ad alzarsi in volo ed agitare la coda, per poi volare verso l'alto e controllare che esso abbia effettivamente spiccato il volo), nel tentativo di farsi seguire lontano dal luogo in questione. Qualora l'etologo non lo assecondasse, Roa non esitava a ripetere l'operazione accompagnandola con la ripetizione a voce spiegata del proprio nome. Il verso che accompagna questa operazione è invece solitamente un ''cracracrac'' profondo e gutturale, che effettivamente l'animale era solito ripetere per invitare all'involo i conspecifici: in questo caso però l'uccello, sentendosi spesso chiamare "Roa" dall'uomo, aveva associato questa parola col verso di richiamo di quest'ultimo, e pertanto come tale lo utilizzava nei confronti di Lorenz<ref>K. Lorenz, ''L'anello di re Salomone'', pagg. 108-109, ed. Bompiani</ref>.
 
Un esperimento mirato a testare l'abilità dei corvi imperiali nella risoluzione dei problemi fu la cosiddetta "prova dell'impiccato": ad un trespolo a forma di "L" rovesciata venne appeso un pezzo di carne legato all'estremità di una corda e posto ad altezza tale che l'animale non potesse raggiungerlo né direttamente dal trespolo, né dal terreno, bensì sarebbe stato costretto (previo ragionamento) ad arrotolare man mano la corda attorno al trespolo sino a poter raggiungere la carne. Su un campione di cinque corvi imperiali, ben quattro riuscirono a raggiungere la carne seguendo questo procedimento<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Heinrich |nome=Bernd |anno=1995 |mese= |titolo=An Experimental Investigation of Insight in Common Ravens (Corvus Corax)|rivista=The Auk|volume= 112|numero=4 |pagine=994–1003 |url=http://elibrary.unm.edu/sora/Auk/v112n04/p0994-p1003.pdf |accesso=16 maggio 2007|formatformato=PDF}}</ref>.
 
I corvi possono inoltre spingere animali di altre specie a compiere lavori vantaggiosi per entrambi gli animali, che il corvo non sarebbe in grado di svolgere da solo: ad esempio, essi utilizzano i propri richiami per attrarre [[Canis lupus|lupi]] e [[Canis latrans|coyote]] nei pressi di carcasse di animali morti da poco, in modo tale che questi aprano la carcassa, rendendo le interiora accessibili ai corvi<ref>{{Cita web |url= http://www.pbs.org/wnet/nature/ravens/ravens.html|titolo= PBS Nature|accesso=7 maggio 2007 |formato= |opera= |editore=[[Public Broadcasting Service]]}}</ref>.
 
== Rapporti con l'uomo ==
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Anche gli [[Eschimesi]] attribuiscono al corvo il ruolo di creatore dell'uomo, operazione questa eseguita dall'animale a partire da un baccello di [[pisello]]<ref>Wood, Sibbick: ''Geister und Helden der Indianer'', Tesloff-Verlag 1982, ISBN 3-7886-0063-2 [http://www.sagen.at/texte/maerchen/maerchen_eskimos/schoepfung.html www.sagen.at]</ref>.
 
Nella [[mitologia cinese]], un corvo dorato a tre zampe ({{lang|zh-cp|金烏/金乌}}) rappresenta il [[sole]]: secondo il ''[[folklore]]'', originariamente esistevano dieci di questi animali, che vivevano appollaiati su di un [[Morus (botanica)|gelso]] nel mare dell'est, ed ogni giorno uno di essi veniva scelto per viaggiare intorno al mondo su di un [[Carro (trasporto)|carro]] guidato dalla dea [[Xihe]], considerata la "madre del sole"<ref>{{Cita libro|titolo=''Animal motifs in Asian art: an illustrated guide to their meanings and aesthetics''|autore=Katherine M. Ball |editore=Courier Dover Publications|anno=2004|ISBN=ISBN 0486433382, 97804864333870-486-43338-2|url=http://www.google.ca/books?id=LqBHRAoO0qQC&pg=PA31&dq=three-legged+bird+sunbird#PPA31,M1|pagine=241}}</ref>. Intorno al 2170 a.C., tutti i dieci uccelli del sole partirono per il viaggio intorno al mondo nello stesso giorno, rischiando così di incendiare la [[Terra]]; l'[[arciere]] [[Houyi]] li abbatté tutti tranne uno, il quale da quel giorno è costretto a girare costantemente attorno al mondo.
 
[[File:Emperor Jimmu.jpg|thumb|upright=0.7|L'imperatore Jimmu con Yagatarasu, corvo sacro nella mitologia giapponese.]]
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[[File:Odin hrafnar.jpg|thumb|left|[[Odino]] coi due corvi [[Huginn e Muninn]].]]
Anche nella [[mitologia norrena]] il corvo aveva un ruolo di spicco: [[Huginn e Muninn]] sono i due corvi del dio [[Odino]], il quale ogni mattina li manda per il mondo ed alla sera li lascia posare sulle proprie spalle, ascoltando le notizie che essi gli sussurrano all'orecchio<ref>{{Cita web | cognome=Anderson | nome=RB | titolo=Prose Edda | anno=1897 | url=http://www.northvegr.org/lore/prose2/012.php | editore=Northvegr foundation| accesso=5 maggio 2007}}</ref>. [[Ragnarr Loðbrók]] aveva uno [[stendardo del corvo]] detto ''Reafan'', il quale avrebbe fornito l'invincibilità al proprietario finché il suo drappo avrebbe garrito al vento. Anche re [[Harald III di Norvegia]] possedeva uno stendardo del genere, detto ''Landeythan'' ("guasta-terra")<ref>{{Cita libro | cognome = Sturluson|nome= Snorri | titolo = King Harald's Saga: Harald Hardradi of Norway: From Snorri Sturluson's Heimskringla | editore = Penguin | anno = 2005 | idisbn=ISBN 0-14-044183-2}}</ref>, ed uno stendardo del corvo veniva portato in battaglia anche da re [[Canuto I d'Inghilterra]]<ref>{{Cita libro | autore = Campbell, Alistair | coautori = Keynes, Simon | titolo = Encomium Emmae Reginae | editore = Cambridge University Press | anno = 1998 | città = Cambridge | idisbn =ISBN 0-521-62655-2 }}</ref>. Il nome ''hrafn'' ("corvo" in [[lingua norrena]]) compare spesso nei ''[[kenning]]ar'' legati allo spargimento di sangue in battaglia, in quanto i corvi eraso presenze costanti in questi luoghi, così ricchi di cibo (rappresentato dalle spoglie dei guerrieri) per loro.<br />
In generale, tuttavia, i corvi vengono ritenuti, in virtù delle loro abitudini saprofaghe, strettamente associati alla [[morte]], pertanto in [[Svezia]] essi vengono associati alle anime dei morti in maniera violenta, mentre in [[Germania]] rappresentano le anime dei dannati.
 
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=== Libri ===
* {{cita libro|cognome= Boarman|nome= William|titolo= Corvus corax: Common Raven|editore= The Birds of North America Inc|anno= 1999|id= B0006RBX9E|lingua= inglese|cid= Boarman}}
* {{cita libro|cognome= Brichetti|nome= Pierandrea|coautori= Paolo De Franceschi; Nicola Baccetti|titolo= Uccelli|anno= 2001|editore= Calderini|città= [[Bologna]]|idisbn= {{NoISBN}}|cid= Brichetti, De Franceschi, Baccetti}}
* {{cita libro|cognome= Chandler|nome= Robbins|coautori= Bertel Bruun; Herbert S. Zim; Arthur Singer|titolo= A guide to birds of North America|editore= Golden & Press|anno= 1966|pagine= pp. 212-213|idisbn= ISBN 978-1-58238-090-2|lingua= inglese|cid= Chandler, Bruun, Zim, Singer}}
* {{cita libro|cognome= Cova|nome= Carlo|titolo= Atlante degli uccelli italiani|città= [[Milano]]|editore= Hoepli|anno= 1969|idisbn= {{NoISBN}}|cid= Cova}}
* {{cita libro|cognome= di Nicola|nome= Primo|coautori= Enrico Pedemonte|titolo= Guida agli animali d'Italia|città= [[Roma]]|editore= L'Espresso|anno= 1986|idisbn= {{NoISBN}}|cid= Di Nicola, Pedemonte}}
* {{cita libro|cognome= Ghigi|nome= Alessandro|coautori= Pasquale Pasquini; Raffaele Federi|titolo= La vita degli animali|editore= UTET|anno= 1974|idisbn= ISBN 880203184388-02-03184-3|cid= Ghigi, Pasquini, Federi}}
* {{cita libro|cognome= Goodwin|nome= Derek|titolo= Crows of the world|ed= 2|editore= University of Washington Press|città= [[Seattle]]|anno= 1986|pagine= pp. 124-130|idisbn= ISBN 978-0-565-00979-3|lingua= inglese|cid= Goodwin}}
* {{cita libro|cognome= Heinrich|nome= Bernd|titolo= Die Weisheit der Raben|editore= List|anno= 2002|idisbn= ISBN 3-471-79437-9|cid= Heinrich (2002)|lingua= tedesco}}
* {{cita libro|cognome= Heinrich|nome= Bernd|anno= 1999|titolo= Mind of the Raven: Investigations and Adventures with Wolf-Birds|città= [[New York]]|editore= Cliff Street Books|idisbn= ISBN 978-0-06-093063-9|lingua= inglese|cid= Heinrich (1999)}}
* {{cita libro|cognome= Heinrich|nome= Bernd|anno= 1989|titolo= Ravens in Winter|città= [[New York]]|editore= Summit Books|idisbn= ISBN 0-671-67809-4|lingua= inglese|cid= Heinrich (1989)}}
* {{cita libro|cognome= Lanza|nome= Benedetto|titolo= Enciclopedia del regno animale|editore= Mondadori|città= [[Milano]]|anno= 1982|idisbn= {{NoISBN}}|cid= Lanza}}
* Ben Gadd: "In volo nel paese degli alberi", ORIGINALE = Toronto (Canada), Mc Clelland & Stewart, 2001; ITALIANO = Milano, Sperling & Kupfer Editori, 2001
* {{cita libro|autore= [[Linneo]]|titolo= [[Systema Naturae|Systema naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. Tomus I]]|ed= 10|editore= Holmiae|anno= 1758|cid= Linneo|lingua= latino|idisbn= {{NoISBN}}}}
* {{cita libro|cognome= Madge|nome= Steve|titolo= Crows and jays : a guide to the crows, jays and magpies of the world|anno= 1999|annooriginale= 1994|editore= Christopher Helm|città= [[Londra]]|idisbn= ISBN 0-7136-3999-7|lingua= inglese|cid= Madge}}
* {{cita libro|cognome= Marzluff|nome= John|coautori= Tony Angell; Paul Ehrlich|titolo= In the company of crows and ravens|città= [[New Haven]]|editore= Yale University Press|anno= 2005|idisbn= ISBN 978-0-300-12255-8|lingua= inglese|cid= Marzluff, Angell, Ehrlich}}
* {{cita libro|cognome= Mirza|nome= Zahid Baig|anno= 2007|titolo= A field guide to Birds of Pakistan|editore= Bookland|città= [[Lahore]]|idisbn= ISBN 969-8283-46-3|cid= Mirza|lingua= inglese}}
* {{cita libro|cognome= Salomonsen|nome= Finn|titolo= Gronlands Fugle|anno= 1950-1951|città= [[Copenaghen]]|editore= Munksgaard|idisbn= {{NoISBN}}|lingua= danese|cid= Salomonsen}}
* {{cita libro|cognome= Savage|nome= Candace|titolo= Bird Brains: The Intelligence of Crows, Ravens, Magpies and Jays|editore= Douglas & McIntyre|anno= 1995|idisbn= ISBN 978-0-87156-956-1|lingua= inglese|cid= Savage}}
* {{cita libro|cognome= Smolik|nome= Hans-Wilhelm|titolo= Enciclopedia illustrata degli animali|città= [[Milano]]|editore= Feltrinelli|anno= 1972|idisbn= ISBN 978-88-07-69010-5|cid= Smolik}}
* {{cita libro|cognome= Terres|nome= John|titolo= The Audobon Society encyclopedia of North American birds|anno= 1995|editore= Wings|idisbn= ISBN 978-0-517-03288-6|lingua= inglese|cid= Terres}}
* {{cita libro|cognome= Vere Benson|nome= S.|anno= 1972|titolo= The Observer's Book of Birds|editore= Frederick Warne & Co. Ltd |città= Londra|idisbn= ISBN 0-7232-1513-8|lingua= inglese|cid= Vere Benson}}
 
=== Pubblicazioni ===
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{{avibase}}
* {{cita web|url= http://www.naturephoto-cz.eu/corvo-imperiale-pic-458.html|titolo= Foto di corvo imperiale|editore= Naturephoto|accesso=6 ottobre 2009}}
* {{cita web|url= http://www.agraria.org/faunaselvatica/corvoimperiale.htm|titolo= Scheda sul corvo imperiale|operasito= Atlante della fauna selvatica italiana|editore= Agraria.org|accesso=6 ottobre 2009}}
* {{cita web|url= http://digilander.libero.it/verdecammina/corvo_imperiale.htm#|titolo= Scheda sul corvo imperiale con file audio riproducente il suo verso|editore= Digilander|accesso=6 ottobre 2009}}
* {{Cita web|lingua=en|url= http://ibc.lynxeds.com/species/common-raven-corvus-corax|titolo= Video di corvi imperiali|editore= The Internet Bird Collection|accesso=6 ottobre 2009}}