Adolfo Coppedè: differenze tra le versioni

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}}
==Biografia==
 
== Biografia ==
Terzo e ultimo figlio dell'intagliatore ed ebanista [[Mariano Coppedè]] e della moglie Antonietta Bizzarri, dopo aver frequentato un corso di studi e artistici, passò a lavorare nella bottega da ebanista e intagliatore del padre. Iniziò anche a interessarsi alla pittura e si iscrisse all'[[Accademia di belle arti]], ma non essendo ancora certo su quale dovesse essere la sua strada, nel 1898 volle concorrere al progetto di una cattedrale indetto da un ente di [[Roma]]. In maniera inattesa il suo progetto raccolse l'interesse dei giurati anche se non ottenne il primo posto. In quella occasione conobbe un industriale dell'[[isola d'Elba]] che fu il motore della sua formazione professionale.
 
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Con l'avvento del [[fascismo]] rallentò la sua opera limitandola alla sola regione della Toscana e successivamente si ritirò nella sua tenuta di Parugiano vicino a [[Montemurlo]] dove morì il 15 agosto del 1951.
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
* {{DBI
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/adolfo-coppede_(Dizionario-Biografico)/ Biografia su treccani.it]
|nome = COPPEDE, Adolfo
|nomeurl = adolfo-coppede
|autore = Mauro Cozzi
|anno = 1983
|pagine =
|volume = 28
|accesso = 23-03-2014
}}
* {{Cita libro |autore = [[Rossana Bossaglia]] |autore2 = Mauro Cozzi |titolo = I Coppedè |città = Genova |editore = Sagep |anno = 1982 |isbn = 88-7058-063-6}}
 
{{portale|biografie|architettura}}