Nottolino quantistico: differenze tra le versioni
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Prosa: faccio un po' di pulizia dell'uso eccessivo di avverbi in "-mente" |
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Gli urti nel verso corretto, se sufficientemente potenti, fanno compiere lo scatto di un dente al meccanismo. Gli urti nel verso opposto, Nel verso opposto, invece, sono inefficaci a produrre un movimento, perché vengono sempre ostacolati dal dente
di arresto. Tuttavia, questo contrasto genera calore, e ben presto molla
e dente diventano
ruota resta alla mercé del [[moto browniano]].
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Alcuni esempi di meccanismi del genere sono le [[Pompa ionica|pompe ioniche]] cellulari:
queste
una configurazione a canale chiuso, in cui lo ione è fortemente accoppiato
al canale, a una a canale aperto, in cui lo ione interagisce
debolmente con il canale. Il moto browniano delle molecole è allora
sufficiente a spingere lo ione in senso contrario al gradiente
elettrochimico. Il passaggio da uno stato all'altro viene
==Simulazione di nottolino termico==
Tutto questo sembra poco probabile, eppure è possibile simularne gli
effetti con un semplice gioco "da tavolo". Ipotizziamo una serie di
5 caselle alternate, bianche e nere. La pedina,
si sposta in base al risultato del lancio di due dadi e del colore della casella
di partenza. Per vincere, occorre uscire dallo scacchiere avanzando. Si perde se si esce retrocedendo.
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<math>\frac{8+2}{2} \times \frac{8+2}{2} = 25</math>.
Quelle di sconfitta,
<math>\frac{4+5}{2} \times \frac{4+5}{2} = 20{,}25</math>.
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in buche di potenziale, in cui gli [[elettrone|elettroni]] hanno difficoltà a passare per il vertice.
Ad alta [[temperatura]], gli elettroni si comportano all'incirca come nottolini browniani,
==Utilizzi pratici==
Come abbiamo visto, realizzare motori di dimensioni molecolari richiede un ripensamento del concetto di funzionamento: nei motori macroscopici, l'energia viene utilizzata per produrre un movimento utile al motore, mentre in campo molecolare si devono bloccare quelli inutili nel caos delle agitazioni termiche o delle interferenze probabilistiche.
La possibilità di gestire singoli elettroni, pur con i limiti descritti
== Bibliografia ==
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