Simone Martini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alfiobot (discussione | contributi)
m Bot: Sostituzione automatica (-<br> +<br/>)
Riga 4:
La sua prima opera datata è la ''Maestà'', dipinta nel [[1313]]-[[1315]] nella sala del Consiglio del [[Palazzo comunale (Siena)|Palazzo Pubblico]] di [[Siena]], dove è ancora visibile. Fin da quest'opera Simone mostra di differenziarsi dalla [[pittura]] a lui precedente per la squisita commistione di delicatezze e raffinatezze gotiche (largo impiego di materiali preziosi inseriti tramite [[punzonatura]]) con un impianto prospettico già rigoroso.
 
Nel [[1314]] iniziò il ciclo di ''[[affresco|affreschi]] con le Storie di [[San Martino]]'' nell'omonima cappella della basilica[[Basilica inferiore di [[San Francesco]] ad [[Assisi]]. Nel [[1317]] venne chiamato a [[Napoli]] da [[Roberto d'Angiò]], che lo nominò cavaliere (assegnandogli una pensione annua) e gli commissionò una tavola celebrativa, ''[[San Ludovico]] di [[Tolosa]] che incorona il fratello [[Roberto d'Angiò]]'', oggi conservato a [[Museo Capodimonte di Napoli|Capodimonte]], [[Napoli]].
 
Tornato in [[Toscana]] eseguì alcuni importanti lavori, tra cui un ''[[polittico]] per la chiesa di [[Santa Caterina da Siena|Santa Caterina]]'' ([[1320]]) a [[Pisa]] (oggi conservato nel [[Museo Nazionale di Pisa|Museo Nazionale]] della medesima città) e un altro, oggi smembrato, per San Domenico di [[Orvieto]].<br/>