Città ideale: differenze tra le versioni

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==== Utopia urbana in Platone ====
{{vedi anche|La Repubblica (dialogo){{!}}Repubblica|Leggi (dialogo){{!}}Le Leggi}}
L'intento teorico di pianificare una [[polis]] ideale assume comunque una dimensione [[Filosofia platonica|filosofica]] nell'[[idealismo]] di [[Platone]], espresso nei [[dialoghi platonici|suoi dialoghi]] sulla ''[[La Repubblica (dialogo)|Repubblica]]'' e sulle ''[[Leggi (dialogo)|Leggi]]''. La riflessione di Platone apre a teorie politiche che confinano con l'utopia, ma non si spinge fino al punto da concepire una città che traduca in forme architettoniche lel'idealità delle visioni politiche e glidegli assetti statuali da lui teorizzati<ref name=Kruft6>Hanno-Walter Kruft, ''Le città utopiche. La città ideale dal XV al XVIII secolo fra utopia e realtà'', [[Editori Laterza|Laterza]], 1990 (p. 6)</ref>. L'unica annotazione estetica si appunta sullo schema urbano, di cui viene affermata come inopportuna ogni soluzione di assoluta regolarità, che Platone considera deprecabile in quanto portatrice di sgradevolezza estetica<ref name=Kruft6/>.
 
==== Schema ippodameo ====