Demoscene: differenze tra le versioni
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{{NN|informatica|ottobre 2010}}
[[File:Demo PC BlackMaiden Interceptor.jpg|thumb|PC-Demo: Interceptor]]
Ebbel suo momento di massimo splendore a cavallo fra gli [[anni 1980|anni '80]] e gli [[anni 1990|anni '90]] del [[XX secolo]] con l'avvento dei [[personal computer]] a [[16 bit]] e dei primi ibridi a 16/32 bit e, principalmente, con [[Amiga]] e [[Atari ST]]. Le prime ''demo'' sono apparse in realtà già all'epoca dei computer a [[8 bit]], dominata dai giganti [[Apple II]], dai [[Commodore 64]] e da [[ZX Spectrum]].
La subcultura nata dall'espandersi del fenomeno ''demoscene'' aveva come scopo quello di farsi conoscere da tutti gli utenti di una determinata piattaforma informatica. Si basava essenzialmente sulla vanità e sul desiderio di farsi notare da parte di [[Programmazione (informatica)|programmatori]], [[coder]] improvvisati, "smanettoni" o semplici appassionati, che volevano dimostrare a tutti i costi la loro incredibile abilità nel riuscire, in poche righe di [[codice macchina]], a realizzare: stupefacenti animazioni, incredibili performance sonore, minuscoli ma spettacolari giochi e, soprattutto, video musicali.<br />▼
I programmatori, la cui massa era composta principalmente di adolescenti o giovani al massimo trentenni, riusciva veramente a fare miracoli e alcuni, addirittura, a realizzare dei veri piccoli capolavori sfruttando al massimo le capacità dei [[Video Display Controller|chip grafici]] e [[Chip sonoro|sonori]] integrati nelle [[motherboard|schede madri]], così come erano strutturate nei computer degli [[anni 1980|anni ottanta]].▼
Alcuni ritengono che la demoscene sia stata e sia attualmente, nel [[XXI secolo]], un vero e proprio fenomeno artistico o, addirittura, una nuova forma d'[[arte]].
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A oggi, tuttavia, l'arte delle ''demoscene'' continua ancora a essere seguita. I demo-party, le ''convention'' e le competizioni si tengono ancora, ma sempre più spesso come fenomeno di [[retrocomputing]] limitato all'ambito delle macchine di modernariato informatico, ai computer "d'epoca" (gli onnipresenti [[Amiga]] e [[Atari]]) e alcune centinaia di appassionati, ancora, applaudono le "acrobazie" dei coder che riescono a tirare fuori da quelle ormai vetuste reliquie del passato dell'informatica ancora qualcosa di eccezionale e rinnovato.
== Caratteristiche del fenomeno ==
▲La subcultura nata dall'espandersi del fenomeno ''demoscene'' aveva come scopo quello di farsi conoscere da tutti gli utenti di una determinata piattaforma informatica. Si basava essenzialmente sulla vanità e sul desiderio di farsi notare da parte di [[Programmazione (informatica)|programmatori]], [[coder]] improvvisati, "smanettoni" o semplici appassionati, che volevano dimostrare a tutti i costi la loro incredibile abilità nel riuscire, in poche righe di [[codice macchina]], a realizzare: stupefacenti animazioni, incredibili performance sonore, minuscoli ma spettacolari giochi e, soprattutto, video musicali.Tutto questo doveva essere realizzato sfruttando al massimo i [[computer]] restando nella loro configurazione di base, quindi senza [[upgrade|aggiornare]] i componenti e senza applicare [[modding]], poiché chi realizzava una ''demo'' doveva dimostrare le sue capacità partendo da un [[hardware]] esclusivamente di base. Vi era una sorta di [[codice d'onore]] scritto che vigeva fra i demo-coder che definiva le regole per la creazione di ''demoscene''.<br />
▲I programmatori, la cui massa era composta principalmente di adolescenti o giovani al massimo trentenni, riusciva veramente a fare miracoli e alcuni, addirittura, a realizzare dei veri piccoli capolavori sfruttando al massimo le capacità dei [[Video Display Controller|chip grafici]] e [[Chip sonoro|sonori]] integrati nelle [[motherboard|schede madri]], così come erano strutturate nei computer degli [[anni 1980|anni
== Modalità di competizione e concetti ==
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== Voci correlate ==
* [[Comunità virtuale]]
* [[Cultura alternativa]]
* [[Demo]]
* [[Informatica]]
* [[Pouët]] archivio delle produzioni in forma di [[community]]
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* [http://insolitdust.sourceforge.net/code.html Insolit Dust code page: Sito con sorgenti in C++ di effetti grafici (oldschool).]
{{portale|arte|informatica|storia}}
[[Categoria:computer grafica]]▼
[[Categoria:
[[Categoria:Arte digitale]]
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