Nannopithex: differenze tra le versioni
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Questo animale doveva essere piuttosto simile a un tarsio attuale, ma era di dimensioni molto piccole. Si suppone che il suo peso, negli esemplari adulti, fosse compreso tra i 125 e i 170 grammi. Nannopithex possedeva un primo paio di incisivi di grandi dimensioni, che assomigliavano ai grandi canini dei tarsi odierni. Gli altri incisivi erano assenti o molto ridotti, ed erano seguiti da molari e premolari appuntiti, che indicano una dieta insettivora. Il cranio era corto e dotato di un muso stretto, mentre le grandi orbite suggeriscono uno stile di vita notturno.
==Classificazione==
Nannopithex è stato descritto per la prima volta da Hans Georg Stehlin, sulla base di fossili ritrovati in Francia in terreni dell'Eocene medio. La specie tipo è N. filholi. Altre specie attribuite a questo genere sono N. quaylei ritrovata in Inghilterra, N. raabi e N. humilidens della Germania e N. zuccolae, sempre della Francia ma risalente all'Eocene inferiore (e quindi la specie più antica del genere).
Nannopithex è uno dei membri più antichi della famiglia dei microcheridi (Microchoeridae), un gruppo di primati autoctoni dell'Europa, che si svilupparono in numerose forme durante l'Eocene, dando vita a diversi adattamenti ecologici. I microcheridi, a loro volta, fanno parte del gruppo degli omomiidi nel clade dei tarsiformi.
==Bibliografia==
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