Plutocrazia: differenze tra le versioni

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===== Nella politica moderna =====
{{See also|Disuguaglianza economica}}
Nel corso della storia, l'arena politica ha subito svariate tipologie di influenze da parte di individui e organizzazioni economicamente importanti. Nell'era moderna, la gran parte delle [[Repubblica|repubbliche]] [[Democrazia|democratiche]] prevedono, nel loro [[ordinamento giuridico]], delle forme di [[Raccolta di fondi|raccolte di fondi]] di origine privata a favore di soggetti politici; sovente, per finanziare la propria [[campagna elettorale]], questi ultimi beneficiano di aiuti economici provenienti proprio dai suddetti ambienti plutocratici. Non importa che essi siano singoli individui, intere aziende, o associazioni di consumatori: da tutti e tre i casi, pare scaturire un sistema di [[clientelismo]] o patronato, dove le donazioni vengono offerte unicamente sulla base del principio ''[[quid pro quo]] (dare per avere)''. Non è mai bene generalizzare, ma sebbene i finanziamenti non siano direttamente legati a particolari decisioni legislative, le naturali aspettative dei donatori sono quelle di avere in cambio un aiuto per il proprio tornaconto; in caso contrario, non sarebbe nel loro interesse finanziaresupportare tale soggetto e, ad esso, ne preferirebbero un altro.
 
''In quasi tutte le democrazie gli accordi quid pro quo sono illegali,'' ma questo non influisce minimamente sul problema: tali reati sono assai difficili da dimostrare senza un supporto cartaceo ben documentato e, inoltre, a complicare ulteriormente questo aspetto, vi è uno dei componenti chiave della democrazia, vale a direovvero la possibilità, per un politico, di portare avanti qualsiasi misura di cui i propri elettori possano beneficiare.
 
Molto spesso accade che ricchi e importanti personaggi finanzino le loro stesse campagne politiche, o che prestino il loro appoggio ad altri individui o [[organizzazioni]] provenienti da ambienti plutocratici, affinché portino avanti determinate istanze al posto loro. Negli Stati Uniti d'America, ad esempio, 250 membri del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] sono milionari, 57 dei quali appartengono al famoso 1%, deiil gruppo delle persone più ricchiricche al mondo.<ref>http://www.usatoday.com/news/washington/story/2011-11-15/congress-wealthy-1/51216626/1</ref>
 
== Uso propagandistico del termine ==
lIl termine "''Plutocrati''" (o "''plutocrazia''") '''fu usatoanche sfruttato e abusato,''' a fini puramente propagandistici. Essi furono usati in senso dispregiativo anche da [[Benito Mussolini|Mussolini]], [[Adolf Hitler|Hitler]] e altri esponenti di movimenti e regimi fascisti, nazionalsocialisti o dittatoriali, sia italiani che esteri, per criticare il sistema, a loro dire, solo apparentemente democratico, di quelle che allora erano le potenze capitaliste e industrialmente avanzate come [[Gran Bretagna]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Francia]], che in realtà, a discapito del popolo, formalmente presentato come sovrano, sarebbero state manovrate, a proprio favore, da singoli individui, detentori di grandi ricchezze, e dalle lobby politiche ed economiche. Questi paesi sarebbero stati colpevoli di illudere ed ingannare la popolazione con un sistema che offre alla gente comune una apparente possibilità di scelta, che però nei fatti risulta irrilevante di fronte alle autentiche scelte operate dai cosiddetti "poteri forti".
 
In questo modo essi ribattevano alle critiche e alle accuse di [[Stato autoritario|autoritarismo]] e [[dittatura]], dirette nei loro confronti proprio da quei paesi definiti ''plutocratici''. Inoltre, i rappresentanti del regime fascista e di quello nazionalsocialista, affermavano che il loro sistema autoritario si sarebbe limitato a compiere davvero la volontà della maggioranza dei cittadini.