Liongo: differenze tra le versioni

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{{O|mitologia|novembre 2012}}
'''Fumo Liongo''', noto anche come '''Liongo''', '''Liyongo''', '''Liongo Fumo''' o '''Liongo Fumo wa Bauri''' è una delle principali figure [[eroe|eroiche]] della [[cultura swahili]]. Era un guerriero e un cantore; a lui stesso è attribuita la paternità delle molte canzoni sulla sua vita parte del bagaglio della [[tradizione orale]] swahili. Molte di queste canzoni sono associate ai riti [[matrimonio|nuziali]] e alle danze [[gungu]].
 
==I testi==
Oltre a essere tramandate oralmente, alcune canzoni di Liongo ci sono giunte attraverso [[manoscritto|manoscritti]] in lingua swahili arcaica, traslitterata nell'[[alfabeto arabo]] o [[alfabeto latino|latino]].<ref>[http://www.afrikanistik-online.de/archiv/2006/546/ Informazioni sui manoscritti, dal sito del Liyongo Working Group.]</ref> Si ritiene che queste poesie risalgano almeno al [[XIII secolo]], e costituiscono elementi di grande interesse per lo studio [[antropologia|antropologico]] e storico della lingua e della cultura swahili antiche. Per esempio, vi si trovano informazioni sugli antichi rituali nuziali, sul ruolo del [[vino di palma]] nella società, sulle danze gungu, e via dicendo. Alcuni dei testi più noti del grande corpus di poesie su Liongo sono ''Liongo na Mmanga'', ''Hadithi ya Liongo'', ''Sifu Uta Wangu''. Si tratta principalmente di testi che raccontano episodi della vita dell'eroe, enfatizzandone l'abilità e la forza, di lodi cantate dall'eroe in onore di dame, o di odi guerresche (il ''Sifu Uta Wangu'', per esempio, viene generalmente chiamato "Lode al mio arco" o "La canzone del guerriero").
 
==Storicità del personaggio==
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Liongo era principe (o re) di [[Shanga]], un antico regno dell'isola di [[Pate]] (la maggiore delle isole [[Lamu (isola)|Lamu]]), sebbene fosse probabilmente originario del continente (ci sono diverse località della costa orientale dell'Africa che si attribuiscono il merito di avergli dato i natali). La parte più nota delle sue imprese riguarda la sua caduta in disgrazia, che a seconda delle fonti è attribuita all'ira del popolo<ref>[http://www.answers.com/topic/liongo-s-fatal-weakness-is-discovered Una versione della storia in cui Liongo è rappresentato come un regnante crudele]</ref> o a una disputa con il fratello o il cugino per la successione al trono. In alcune varianti della storia, il rivale-cugino si chiama Hemedi (Ahmad);<ref>[http://www.a-gallery.de/docs/mythology.htm Scheda presso African Mythology]</ref> questa versione potrebbe rappresentare simbolicamente il conflitto fra l'antica tradizione dei re africani e l'avvento dei [[sultano|sultanati]] islamici. In ogni caso, la vicenda narra che Liongo, imprigionato, si mise a cantare una lunghissima canzone. Attraverso questi canti, fra l'altro, Liongo inviava messaggi in codice alla madre, al fine di ottenere il suo aiuto per fuggire. Il canto divenne poi una danza (il prototipo delle danze gungu diffuse ancora oggi in Africa orientale) a cui si unì anche tutto il popolo, e nella confusione (o con l'aiuto della madre) Liongo riuscì a darsi alla fuga.
 
Un altro elemento fondamentale dell'[[epica]] di Liongo riguarda la sua morte che, come nel caso di quella dell'eroe nordico [[Sigfrido]], fu causata da un tradimento. A tradirlo fu il figlio (o il nipote), venuto a conoscenza del punto vulnerabile dell'eroe.
 
In altri canti Liongo viene descritto anche come un maestro nel [[tiro con l'arco]], e alcuni episodi sono incentrati su questo elemento. In una occasione, un re aveva indetto un torneo con lo scopo di attirare Liongo in trappola; Liongo riuscì a vincere il torneo e contemporaneamente sfuggire alla cattura. Alcune descrizioni della sua morte riferiscono che, dopo la fatale ferita procuratagli dallo spillo di rame, si inginocchiò appoggiato al suo arco, morendo in quella posizione; e chi lo vedeva pensava che fosse ancora vivo.
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==Bibliografia==
* J. L. Mbele (1986). ''The Liongo Fumo Epic and the Scholars''. In «Kiswahili», 53 (1-2), pp. 128-145&nbsp;128–145.
* J. L. Mbele (1986). ''The Identity of the Hero in the Liongo Epic''. In «Research in African Literatures», 17, pp. 464-473&nbsp;464–473.
* J. L. Mbele (1989). ''The Liongo Epic and Swahili Culture''. In «Weekend Magazine» (17 gennaio 1989), p.&nbsp;23.
 
==Note==
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*[http://efldept.aug.edu/humanitiesHBK/handbook_htm/liongo_fumo.htm Scheda presso The Humanities Handbook, con riferimenti bibliografici]
*[http://www.a-gallery.de/docs/mythology.htm Scheda presso African Mythology]
 
{{Voci isolate}}
 
[[Categoria:Letteratura swahili]]