Inceneritore: differenze tra le versioni

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La legge fissa dei limiti per le polveri totali (ma non per le PM<sub>10</sub> e del PM<sub>2,5</sub> la cui pericolosità è ampiamente dimostrata). Ultimamente l'attenzione si sta spostando su particolato ancora più fine (di dimensioni nanometriche) per il quale alcuni nuovi studi ipotizzano l'insorgenza del problema delle cosiddette [[nanopatologie]], causate dalla sua componente inorganica. Nessun filtro esistente attualmente è in grado di bloccare le particelle inferiori al PM<sub>2,5</sub>, talché un limite all'emissione di queste particelle non sarebbe concretamente applicabile se non vietando del tutto gli impianti in questione ed in genere qualunque impianto di combustione ad alta temperatura.<br>
 
L'OMS ha ufficialmente affermato che è evidente e forte la correlazione fra esposizione alle polveri sottili ed insorgenza di malattie cardiovascolari, evidenziando che maggiore è la finezza delle poveri maggiore è il danno arrecato. Tuttavia, in attesa di ulteriori studi e prove epidemiologiche l'OMS non ha ancora quantificato il livello di concentrazione ritenuto pericoloso per le [[nanopolveri]], e – in mancanza di correlazionistudi trasulle lecorrelazioni singoletra fonti di [[nanopolveri]] e l'insorgenza di [[nanopatologie]] – la medicina e la legge non possono ancora riconoscerneproporre/imporre edei quantificarne lalimiti pericolositàspecifici.<br>
È innegabile che gli inceneritori (anche se non sono la principale fonte) contribuiscono all'emissione antropica di particolato ultrafine in aree urbane.
 
È innegabile che gli inceneritori (anche se non sono la principale fonte) contribuiscono all'emissione antropica di particolato ultrafine in aree urbane.<br>
L'OMS ha ufficialmente affermato che è evidente e forte la correlazione fra esposizione alle polveri sottili ed insorgenza di malattie cardiovascolari, evidenziando che maggiore è la finezza delle poveri maggiore è il danno arrecato. Tuttavia, in attesa di ulteriori studi e prove epidemiologiche l'OMS non ha ancora quantificato il livello di concentrazione ritenuto pericoloso per le [[nanopolveri]], e – in mancanza di correlazioni tra le singole fonti di [[nanopolveri]] e l'insorgenza di [[nanopatologie]] – la medicina e la legge non possono ancora riconoscerne e quantificarne la pericolosità.<br>
 
È quindi opportuno che i progetti di termovalorizzatori siano valutati molto attentamente, non essendo corretto asserire che non provocano alcun rischio per la salute (come non è altresì fondato asserire che sono la certa causa di [[nanopatologie]]).